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Bindi Bechis smaschera la faccia di bronzo Pd: Ecco come Rosy salvò i vitalizi d'oro della Casta

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La sera del 14 dicembre i deputati si blindano le pensioni. Qualcuno protesta e la democratica li stronca: "Deligittimate la Camera"

Giulio Bucchi
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La sera del 14 dicembre scorso la Casta si salvò i vitalizi. Un blitz in piena regola, nottetempo, con i deputati chiusi nell'ufficio di presidenza guidato da Gianfranco Fini: ne uscirono con una promessa, anche i parlamentari come tutti gli italiani dal primo gennaio 2012 avrebbero calcolato con il metodo contributivo la loro pensione. Peccato che per loro il calcolo non si basi sui contributi di tutta la vita, ma resti ancorato agli ultimi cinque anni (congelato al 31 dicembre 2011, secondo il sistema retributivo) con un integrativo calcolato con il metodo contributivo per i restanti 15-16 mesi di legislatura. Qualcuno, come il segretario di presidenza dell'IdV Silvana Mura e il leghista Giacomo Stucchi, ha protestato. Reazione durissima dalla Casta e in particolare da un deputato di lungo corso che condanna "la posizione di chi sostiene che occorra di fare di più, ritenendo che tale gioco al rialzo finisca per delegittimare la Camera dei deputati e tutti i suoi componenti". A dichiararlo fu Rosy Bindi, democratica. Leggi l'articolo di Franco Bechis su Libero in edicola oggi, sabato 24 marzo

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