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Mons. Viganò demolisce la Conferenza vaticana New Age e globalista

Andrea Cionci
Andrea Cionci

Storico dell'arte, giornalista e scrittore, si occupa di storia, archeologia e religione. Cultore di opera lirica, ideatore del metodo “Mimerito” sperimentato dal Miur e promotore del progetto di risonanza internazionale “Plinio”, è stato reporter dall'Afghanistan e dall'Himalaya. Ha appena pubblicato il romanzo "Eugénie" (Bibliotheka). Ricercatore del bello, del sano e del vero – per quanto scomodi - vive una relazione complicata con l'Italia che ama alla follia sebbene, non di rado, gli spezzi il cuore

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Un paio di giorni fa abbiamo parlato della Quinta Conferenza vaticana 2021 QUI, prevista dal 6 all’8 Maggio 2021 e della sua “insolita” impostazione. Una recente dichiarazione di Mons. Viganò, di cui riportiamo alcuni stralci, ne offre una visione ben più fosca.

La versione integrale QUI

Dichiarazione

dell’Arcivescovo Carlo Maria Viganò

a proposito della

“Fifth International Vatican Conference”

Dei partecipanti e dei temi trattati alla Conferenza ha dato notizia Michael Haynes su LifeSiteNews, riportando tra gli altri i nomi del famigerato Anthony Fauci, i cui scandalosi conflitti di interesse non hanno impedito che si impadronisse della gestione della pandemia negli Stati Uniti; di Chelsea Clinton, seguace della Chiesa di Satana e convinta abortista; del guru New Age Deepak Chopra; di Dame Jane Goodall, ambientalista ed esperta di scimpanzè, dei CEO di Pfizer e Moderna, degli esponenti di Big Tech e tutto un repertorio di abortisti, malthusiani e globalisti noti al grande pubblico. La conferenza ha reclutato come moderatori cinque celebri giornalisti esclusivamente da organi di stampa di sinistra come CNN, MSNBC, CBS e Forbes.

Questa Conferenza – assieme al Council for Inclusive Capitalism di Lynn Forester de Rothschild, al Global Compact on Education e al sabba interreligioso che si terrà a Giugno ad Astana, in Kazakistan – costituisce l’ennesima, scandalosa conferma di un impressionante allontanamento dell’attuale Gerarchia, e in particolare dei vertici romani, dall’ortodossia cattolica. La Santa Sede ha deliberatamente rinnegato la missione soprannaturale della Chiesa, si è fatta serva del Nuovo Ordine Mondiale e del globalismo massonico, in un contro-magistero anticristico. Gli stessi Dicasteri romani, occupati da persone ideologicamente vicine a Jorge Mario Bergoglio e da lui protette e promosse, continuano ormai senza alcun ritegno, la loro implacabile opera di demolizione della Fede, della Morale, della disciplina ecclesiastica, della vita monastica e religiosa, nel tentativo tanto vano quanto inaudito di trasformare la Sposa di Cristo in un’Associazione filantropica asservita ai Poteri Forti. Il risultato è la sovrapposizione alla vera Chiesa di una setta di modernisti eretici e viziosi, intenti a legittimare l’adulterio, la sodomia, l’aborto, l’eutanasia, l’idolatria e qualsiasi perversione dell’intelletto e della volontà. La vera Chiesa ne esce eclissata, rinnegata, screditata dai suoi stessi Pastori, tradita perfino da colui che occupa il più alto Soglio.

Che la deep church abbia fatto in modo di eleggere un proprio esponente per poter portare a compimento questo piano infernale concordato con il deep state non è più un mero sospetto, ma una possibilità sulla quale è oggi indispensabile interrogarsi e far luce. La sottomissione della Cathedra veritatis agli interessi dell’élite massonica sta manifestandosi in tutta la sua evidenza, nel silenzio assordante dei Sacri Pastori e nello sconcerto del popolo di Dio, abbandonato a se stesso.

Ad ulteriore dimostrazione di questa scomposta libido serviendi del Vaticano nei riguardi dell’ideologia globalista vi è la scelta dei testimonial e dei conferenzieri: sostenitori dell’aborto, dell’uso del materiale fetale nella ricerca, del decremento demografico, dell’agenda pansessuale LGBT e, non ultimo, della narrazione Covid.

Il Cardinale Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, è certamente uno dei massimi esponenti della deep church e del progressismo modernista, oltre che un fautore del dialogo con l’infame setta massonica e promotore del famoso Cortile dei Gentili. Non stupisce quindi che, tra gli organizzatori dell’evento, figuri la Stem for Life Foundation, che si definisce orgogliosamente «una organizzazione esentasse, non settaria, non partigiana, il cui scopo è la creazione di un movimento per accelerare lo sviluppo delle terapie cellulari».

A ben vedere, il settarismo e la partigianeria della Vatican Conference sono evidenti per il tema trattato, per le conclusioni che essa si prefigge di trarre, per i partecipanti e per gli sponsor. Anche l’immagine scelta per illustrare la Conferenza è oltremodo eloquente: si è utilizzato il dettaglio della scena della Creazione affrescata da Michelangelo sulla volta della Cappella Sistina, in cui la mano di Dio Padre si protende verso la mano di Adamo; entrambe le mani coperte da guanti chirurgici monouso richiamano le prescrizioni della liturgia sanitaria, lasciando intendere che anche il Signore possa propagare il virus.

Al posto della Fede nella Rivelazione di Dio troviamo la superstizione e l’assenso irrazionale a precetti che non hanno nulla di scientifico, con riti e liturgie che scimmiottano la vera Religione in una parodia sacrilega.

La Conferenza ovviamente si guarderà bene dall’accennare anche solo indirettamente all’insegnamento perenne del Magistero su questioni morali e dottrinali della massima importanza. Viceversa, l’elogio cortigiano della mentalità mondana e del pensiero dominante saranno l’unica voce, assieme al liquido repertorio ecumenico ispirato alla New Age.

Faccio notare che è stato proprio il Pontificio Consiglio della Cultura, nel 2003, a condannare la meditazione yoga e più in generale il pensiero New Age in quanto incompatibili con la Fede cattolica. Secondo il documento vaticano, il pensiero New Age è caratterizzato dal fatto di «condividere con alcuni gruppi di influenza internazionale lo scopo di soppiantare e superare le religioni particolari per far spazio a una religione universale in grado di unire tutta l’umanità. Strettamente legato a questo fine è lo scopo concentrato da parte di molte istituzioni di inventare un’etica globale, una cornice etica che rifletterebbe la natura globale della cultura, dell’economia e della politica contemporanee. Inoltre, la politicizzazione delle questioni ecologiche aggiunge colore all’intera questione dell’ipotesi Gaia o del culto della Madre Terra». Inutile ricordare che le cerimonie pagane con cui è stata profanata la Basilica di San Pietro in onore dell’idolo della pachamama rientrano perfettamente in quella «politicizzazione delle questioni ecologiche» denunciata dal documento vaticano del 2003 e oggi invece promossa sine glossa dal cosiddetto magistero di Bergoglio, ad iniziare da Laudato Sì e Fratelli Tutti.

Nostra Signora, a La Salette, ci ha messo in guardia: «Roma perderà la Fede e diventerà sede dell’Anticristo». Non sarà la Santa Chiesa, indefettibile per le promesse di Cristo, a perdere la Fede: sarà la setta che occupa la Sede del Beatissimo Pietro, e che oggi vediamo propagandare l’anti-vangelo del Nuovo Ordine. Non è più possibile tacere, perché oggi il nostro silenzio ci renderebbe complici dei nemici di Dio e del genere umano. Milioni di fedeli sono disgustati per gli innumerevoli scandali dei Pastori, per il tradimento della loro missione, per la diserzione di chi con l’Ordine Sacro è chiamato a dare testimonianza del Santo Vangelo e non ad assecondare l’instaurazione del regno dell’Anticristo.

Supplico i miei Confratelli nell’Episcopato, i sacerdoti, i religiosi e in modo particolare i fedeli laici che si vedono traditi dalla Gerarchia, ad alzare la voce, per esprimere con spirito di vera obbedienza a Nostro Signore, Capo del Corpo Mistico, una denuncia ferma e coraggiosa contro questa apostasia e contro i suoi autori. Invito tutti alla preghiera, affinché la Divina Maestà sia mossa a compassione e intervenga in nostro aiuto. Possa la Vergine Santissima, terribilis ut castrorum acies ordinata, intercedere presso il Trono di Dio, compensando con i Suoi meriti l’indegnità dei Suoi figli che La invocano con il glorioso titolo di Auxilium Christianorum.

+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo

20 Aprile 2021

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