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Papa Ratzinger, scovato un altro messaggio da una lettrice: inutile rispondere ai Dubia, il Papa sono io

Andrea Cionci
Andrea Cionci

Storico dell'arte, giornalista e scrittore, si occupa di storia, archeologia e religione. Cultore di opera lirica, ideatore del metodo “Mimerito” sperimentato dal Miur e promotore del progetto di risonanza internazionale “Plinio”, è stato reporter dall'Afghanistan e dall'Himalaya. Ha appena pubblicato il romanzo "Eugénie" (Bibliotheka). Ricercatore del bello, del sano e del vero – per quanto scomodi - vive una relazione complicata con l'Italia che ama alla follia sebbene, non di rado, gli spezzi il cuore

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Dunque, qualcosa finalmente sulla stampa sta uscendo. Dagospia QUI  e RomaIT QUI   hanno rotto l’embargo. Ieri, anche il collega Francesco Antonio Grana de Il Fatto Quotidiano ha accennato QUI   all’inevitabile fiorire di teorie su un “papa occulto”.

Caro Collega, se avrai la bontà di leggere, QUI  e QUI vedrai che si è un pezzo avanti oltre le vociferazioni e le teorie: ci sono docenti universitari, avvocati, magistrati, teologi, latinisti canonisti, giuristi che hanno analizzato la presunta rinuncia di papa Benedetto e hanno confermato, recentemente utilizzando le stesse categorie dei canonisti pro-Bergoglio, che la Declaratio del 2013, interpretata come rinuncia, è inesistente e che invece si attaglia precisamente a una dichiarazione di “SEDE IMPEDITA”. Tali affermazioni non vengono smentite da nessuno a partire dal marzo scorso. QUI  Sarebbe interessante e utile per i nostri lettori affrontare il discorso nel merito canonico invece di sfiorarlo appena, facendo intendere che si tratti solo di “pettegolezzi”. Siamo a disposizione per un cordiale confronto.

 

Nel frattempo tanti lettori sono andati già oltre e, partecipando all’inchiesta, ci segnalano altri fatti e documenti che confermano ulteriormente come Benedetto XVI abbia rinunciato fattualmente – e non giuridicamente, perché impossibile - SOLO all’esercizio pratico del potere, a causa del fatto che nessuno più gli obbediva e che non poteva più usare la posta, intercettata e trafugata (Vatileaks). In questo modo, egli è rimasto quell’unico papa legittimo di cui parla da otto anni senza mai spiegare quale QUI  .

Una lettrice - che tiene a restate anonima - ci ha segnalato oggi un passo dell’intervista rilasciata dal Papa a Peter Seewald nel volume “Ein Leben” del 2020. Un altro messaggio decisamente chiaro.

Infatti, quando Seewald chiede a Benedetto di commentare la mancata risposta di Bergoglio ai quattro Dubia dei cardinali sull’enciclica Amoris laetitia, (circa la comunione ai divorziati risposati) Benedetto non risponde direttamente, ma rimanda alla sua ultima udienza pubblica del 27 febbraio 2013, un giorno prima dell’entrata in vigore della sede impedita annunciata nella Declaratio. Nel testo dell’udienza QUI non c’è, infatti, ALCUNA RISPOSTA NEL MERITO DEI DUBIA dei cardinali: non si fa cenno né a divorziati né all’Eucaristia, ma c’è un messaggio chiarissimo sul fatto che lui non abbia MAI ABDICATO. Ecco perché si può trovare una risposta in quell'udienza: tutte le questioni nate successivamente intorno a Bergoglio, compresa la faccenda dei Dubia, non contano nulla, in quanto Francesco non è il papa, perché Benedetto è rimasto IL papa. 

Non ci credete? Copiamo integralmente. Attenzione alle frasi in neretto che spiegheremo di seguito.

Seewald: “Il cardinale Raymond Burke – uno dei quattro autori dei Dubia, lo scritto in cui si formulavano alcuni dubbi sull’esortazione apostolica del pontefice Amoris laetitia – nel novembre 2016 ha dichiarato che Amoris laetitia aveva creato confusione: «Nella Chiesa è in atto una divisione tremenda e non è questa la via che la Chiesa è solita percorrere». Papa Francesco non ha risposto ai Dubia. Sarebbe meglio che lo facesse Lei ?

Benedetto XVI: “Preferisco non prendere direttamente posizione su quest’ultima domanda, perché ciò vorrebbe dire addentrarsi nelle concrete questioni del governo della Chiesa e abbandonare la dimensione spirituale alla quale esclusivamente attiene il mio mandato. Se rispondessi, suppongo che tutti coloro che mi attaccano continuamente per le mie dichiarazioni pubbliche vedrebbero confermate le loro maldicenze. Posso quindi limitarmi a fare riferimento a ciò che ho detto il 27 febbraio 2013 nella mia ultima udienza generale pubblica. In mezzo a tutti i tormenti che affliggono l’umanità e alla forza inquietante e distruttiva dello spirito malvagio, nella Chiesa si riuscirà sempre a riconoscere la forza silenziosa della bontà di Dio. Le oscurità delle epoche storiche che si succedono certamente non consentiranno mai di poter godere del tutto indisturbati della pura gioia di essere cristiano[…] Ma nella Chiesa e nella vita dei singoli cristiani ci sono sempre momenti in cui si può avvertire nel profondo che il Signore ci ama, e questo amore significa gioia, è «felicità»".

 

Allora, come già visto,  il governo della Chiesa, il ministerium, non è più suo, egli lo ha abbandonato a se stesso lasciando la sede LIBERA, VUOTA (e non vacante come il Vaticano ha tradotto il verbo "vacet": è canonicamente impossibile che la sede resti vacante con la rinuncia al ministerium). Quindi, il governo della Chiesa è ora in mano ad altri. Di recente, il collega Mirko Ciminiello ha scoperto che Benedetto ci fa capire QUI che non riconosce Francesco come legittimo papa, dato che non lo considera come suo successore nella lista dei papi di San Malachia.

La dimensione spirituale è appunto il munus petrino, il titolo di papa concesso direttamente da Dio che lui CONSERVA.

Le maldicenze sono quelle di chi critica sempre Benedetto, perché “pur essendosi dimesso da papa continua a intervenire con ingerenze nel pontificato di Francesco”. Sono maldicenze semplicemente perché LUI NON HA ABDICATO e continua a essere il papa, nel pieno diritto di intervenire.

La forza silenziosa e l’avvertire nel profondo sono un chiaro rimando al fatto che chi ha orecchie per intendere e occhi per vedere capisce la situazione.

E ora passiamo al clou, quando Ratzinger rimanda l’intervistatore a cercare le risposte ai Dubia dei cardinali nella sua ultima udienza generale -  “pubblica” - specifica, forse perché dopo a continuato a dare udienze private, sempre come pontefice?.

Ed ecco cosa dichiarò nell’ultima udienza, riportata integralmente dal sito vaticano QUI  Come potrete leggere, non si riesce a trovare il minimo cenno che possa rispondere ai Dubia su divorzio ed Eucaristia,  se non in un senso più generale, più alto soprattutto definitivo.   

“Ho fatto questo passo nella piena consapevolezza della sua gravità e anche novità, ma con una profonda serenità d’animo”. 

Che novità? Hanno abdicato ben 10 papi nella storia, quindi la sua non sarebbe affatto una novità. A meno che lui non si riferisca a quanto dichiarato QUI : “(Come me n.d.r.), nessun papa si è dimesso per mille anni e anche nel I millennio è stata un’eccezione”. Abbiamo visto, che il suo riferimento è all’unico papa che nel I millennio fu scacciato da un antipapa, perdendo il ministerium, come lui, ma rimanendo papa a tutti gli effetti. La NOVITÀ, dunque, è nel fatto che lui ha abbandonato volontariamente e liberamente a se stesso il governo della Chiesa, per impossibilità nel gestirlo.

“La gravità della decisione è stata proprio anche nel fatto che da quel momento in poi ero impegnato sempre e per sempre dal Signore […] Il “sempre” è anche un “per sempre” - non c’è più un ritornare nel privato. La mia decisione di rinunciare all’esercizio attivo del ministero, non revoca questo. Non ritorno alla vita privata, a una vita di viaggi, incontri, ricevimenti, conferenze eccetera. Non abbandono la croce, ma resto in modo nuovo presso il Signore Crocifisso. Non porto più la potestà dell’officio per il governo della Chiesa, ma nel servizio della preghiera resto, per così dire, nel recinto di san Pietro”.

Piuttosto esplicito, diremmo: lui resta papa per sempre, perché non ha rinunciato al titolo di papa, il munus. E’ divenuto un “papa eremita” e non emerito, dato che l’istituto non esiste, come abbiamo visto QUI

“Vi chiedo di ricordarmi davanti a Dio, e soprattutto di pregare per i Cardinali, chiamati ad un compito così rilevante, e per il nuovo Successore dell’Apostolo Pietro: il Signore lo accompagni con la luce e la forza del suo Spirito”.

Anche qui, papa Ratzinger non si riferisce affatto al conclave del 2013, illegittimo in quanto lui non aveva abdicato, ma al PROSSIMO VERO CONCLAVE che alla sua morte, o valida rinuncia, dovrà eleggere il prossimo vero papa. Abbiamo già visto questa specificazione analizzando la Declaratio come “sede impedita” QUI .

I soliti continueranno a dire che si tratta di letture tendenziose, forzature etc. Il problema è che queste letture tendenziose contano ormai una trentina di casi, logicamente ineccepibili, non vengono smentite da nessuno e hanno precise rispondenze canoniche. Presto pubblicheremo un elenco completo con il parere di specialisti.

Ma tanto, chi rinuncia a priori al PENSIERO LOGICO non vorrà e non riuscirà mai capire nulla di questa faccenda.

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