Cerca
Logo
Cerca
+

Coronavirus, Beppe Sala: "Se ho sbagliato". Basta "se": sindaco, abbiamo toppato tutti (o quasi)

Andrea Tempestini
Andrea Tempestini

Milanese convinto, classe 1986, a "Libero" dal 2010, vicedirettore e digital editor. Il mio sogno frustrato è l'Nba. Adoro Vespe, gatti, negroni e mr. Panofsky.

Vai al blog
  • a
  • a
  • a

"Se ho sbagliato allora, oggi sono qua, tutti i santi giorni, per fare la mia parte".
Beppe Sala (Repubblica)

"Se". "Ma anche Salvini". "Forse ho sbagliato": tre citazioni di Beppe Sala da domenica sera ad oggi. Oh, qui hanno toppato tutti: chi più, chi meno. Dal super-mega-virologo al vicino di casa passando per Giuseppi, Zingaretti, Salvini, mister Trump, Sgarbi, io, il mio amico Mauro (ma non papà, rintanato in casa da quando noi tutti lo guardavamo come un mezzo svitato, ché allora il coronavirus sembrava una bazzecola). Quindi, se hanno sbagliato tutti, che costa togliere quel "se", quel "ma anche", quel "forse"? #Milanononsiferma, a me che sono milanese vero (roba da riserva indiana: esistiamo ancora), mi aveva esaltato, giuro, perché non solo sono milanese ma sono anche milanese convinto. Ma #Milanononsiferma era sbagliato senza "se", senza "ma anche", senza "forse". Sbagliato punto e stop. Capita. Con questo stronzo di un virus è capitato un po' a tutti. Capisco, caro sindaco, che da sindaco del capoluogo del Caos si fatichi un poco di più ad ammetterlo, a togliere il "se". Epperò, basta "se".

Dai blog