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Con Postalmarket, sai, uso la testa...

Brunella Bolloli
Brunella Bolloli

Alessandrina, vivo a Roma dal 2002. Ho cominciato a scrivere a 15 anni su giornali della mia città e, insieme a un gruppo di compagni di liceo, mi dilettavo di mondo giovanile alla radio. Dopo l'università tra Milano e la Francia e un master in Scienze Internazionali, sono capitata a Libero che aveva un anno di vita e cercava giovani un po' pazzi che volessero diventare giornalisti veri. Era il periodo del G8 di Genova, delle Torri Gemelle, della morte di Montanelli: tantissimo lavoro, ma senza fatica perché quando c'è la passione c'è tutto. Volevo fare l'inviata di Esteri, ma a Roma ho scoperto la cronaca cittadina, poi, soprattutto, la politica. Sul blog di Liberoquotidiano.it parlo delle donne di oggi, senza filtri.

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"Con Postalmarket, sai, uso la testa ed ogni pacco che mi arriva è una festa...". Anni Ottanta, il jingle che accompagnava la rèclame su tutte le principali tv nazionali e mamme, figlie e nonne che sfogliavano lo storico catalogo che faceva brillare gli occhi a tante donne. Poi  la magia si è spenta e per tanto tempo "la moda da comprare" così da un giornale, non si è più vista. Adesso però Postalmarket è tornato: in copertina una Diletta Leotta sorridente, testimonial della nuova avventura, e oltre 360 pagine di vestiti, non solo per il genere femminile, ma anche per l'uomo e il bambino. C'è anche un settore dedicato al design per la casa. Insomma, dal passato Postalmarket è tornato, le più giovani non lo ricorderanno, ormai smanettano sui social alla ricerca del capo preferito, ma questo giornalone si è anche un po' svecchiato: non propone solo abiti per signore, ma pure sneakers e intimo per le ragazze più esigenti. L'uscita ufficiale del nuovo catalogo è stata il 23 ottobre, le copie sono andate praticamente esaurite, segno che il marchio fondato nel lontano '59 da Anna Bonomi Bolchini, la signora della finanza e della Milano bene, è ancora attuale. A lei, ormai scomparsa, si deve infatti la nascita della prima grande azienda di vendita di abiti per corrispondenza. Una realtà che, adesso, è tornata sotto la direzione di Mauro Pigozzo  e tanti contributi di giornaliste di ogni età. A volere fortemente la rinascita di Postalmarket è stato il presidente, Stefano Bortolussi, che nel numero d'esordio ha spiegato la missione: promuovere le aziende nazionali, dare visibilità anche alle piccole e medie imprese e a quelle artigiane. Lui e Francesco D'Avella, titolare della  tech company di Treviso Storeden, hanno messo in piedi il progetto ((nella proprietà c’è anche H-FARM con Riccardo Donadon), che già dalle prime settimane sta riscuotendo successo, tant'è vero che sui social ci sono già 50mila seguaci. Postalmarket lancerà  anche una app con la realtà aumentata gestita dalla start up veneta No Gravity dove  sarà possibile vedere dei video inquadrando alcune posizioni contrassegnate del catalogo. <Questo risultato per noi è una grandissima soddisfazione>, fa sapere Alessio Badia, direttore generale di Postalmarket, perché <è una dimostrazione d’affetto da parte del pubblico italiano verso un marchio così importante nella storia recente del Paese. Per noi è uno stimolo a continuare nel nostro lavoro con ancora maggior impegno. Per questo abbiamo già iniziato a lavorare sul secondo numero”>. 

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