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L'amore non brucia

Brunella Bolloli
Brunella Bolloli

Alessandrina, vivo a Roma dal 2002. Ho cominciato a scrivere a 15 anni su giornali della mia città e, insieme a un gruppo di compagni di liceo, mi dilettavo di mondo giovanile alla radio. Dopo l'università tra Milano e la Francia e un master in Scienze Internazionali, sono capitata a Libero che aveva un anno di vita e cercava giovani un po' pazzi che volessero diventare giornalisti veri. Era il periodo del G8 di Genova, delle Torri Gemelle, della morte di Montanelli: tantissimo lavoro, ma senza fatica perché quando c'è la passione c'è tutto. Volevo fare l'inviata di Esteri, ma a Roma ho scoperto la cronaca cittadina, poi, soprattutto, la politica. Sul blog di Liberoquotidiano.it parlo delle donne di oggi, senza filtri.

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L'amore non brucia e non uccide, eppure la storia di Anna Elisa Fontana è la storia dell'ennesimo femminicidio, stavolta commesso con la violenza distruttrice del fuoco, che non ha dato scampo a questa donna di 48 anni, mamma di 5 figli, di cui uno piccolo, ritratta nelle foto sempre con il sorriso e gli occhi luminosi di chi vive vicino al mare, a Pantelleria. Annalisa è stata ammazzata dal compagno 52enne Onofrio Bronzolino, convinto di punirla per un saluto che lei avrebbe rivolto a un altro uomo. Un compagno carnefice che non ha esitato a gettarle addosso una tanica di benzina, che non si è fermato neppure quando lei gli ha urlato: "Fermati, ma che stai facendo?", che ha tentato anche di fuggire dopo avere messo a segno il suo piano di morte e che ora rischia di rimanere cieco perché nella mattanza è rimasto ferito, ma nessuno riporterà indietro Annalisa ai suoi 5 figli, che lei aveva avuto dal marito da cui era separata da tempo. Il suo cuore si è arreso dopo due giorni di agonia in ospedale, aveva ustioni sul 70 per cento del corpo, non ha retto alla ferocia dell'aguzzino. Con Bronzolino stava da un paio d'anni. Lui faceva l'operaio, lei  era una madre premurosa e ora il suo nome si aggiunge alla lista di donne vittime per mano del marito, o del fidanzato o dell'ex nel nostro Paese. Come Manuela Bittante, 77 anni, accoltellata dal marito a Treviso, perché lei si era ammalata e lui non sopportava più questa situazione. Può essere amore dopo una vita insieme? Io credo di no. Nessuna disperazione giustifica una tale efferatezza nel colpire una donna indifesa. E dopo ogni omicidio ci si interroga sulle misure da prendere. Ma alle parole devono seguire i fatti. Invece non cambia mai (quasi) nulla.  

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