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Blood, paesaggi squallidi, pedofili e piedipiatti assassini: un mezzo capolavoro

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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BLOOD

Con Paul Bettany, Brian Cox e Mark Strong.  Regia di  Nick Murphy. Produzione Gran Bretagna 2012.  Durata: 1 ora e 32 
In televisione LA 5 ore 21.15

LA TRAMA. Isola di Hibre, Inghilterra. Un posto freddo, squallido dimenticato da Dio, dove tutti sembrano vivere male. Certamente una famiglia di poliziotti: due giovani e un padre ormai spesso fuori di testa che li condiziona pesantemente. Quando una ragazzina di  dodici anni è uccisa i giovani cercano il colpevole. Credono d'averlo individuato in un noto pedofilo e non disponendo di prove lo uccidono. Poi salta fuori che l'assassino è un altro. I due si trovano da un giorno all'altro braccati da un altro poliziotto.

PERCHE' VEDERLO. Perché è uno  dei migliori gialli del filone scandinavo anglosassone che s'è imposto (in libreria, in cinema  nelle serie TV) nell'ultimo decennio.  Il regista sfrutta con effetti portentosi  lo squallido paesaggio e dirige alla grande  un bel gruppetto d'attori: Brian Cox (il padre mentecatto) Mark Strong (lo sbirro che indaga sulla famiglia) i due piedipiatti assassini (persino quel ghiacciolo  di Paul Bettany  trova tormenti dostojewskiani).

 

 

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