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"Uncharted", il divertimento è vario e inesauribile: colpi di scena tambureggianti

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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UNCHARTED
Al cinema. Con Mark Wahlberg, Tom Holland e Antonio Banderas. Regia di Ruben Fleischer. Produzione USA 2022. Durata: 1 ora e 50

LA TRAMA
Due avventurieri (il più giovane è un discendente del pirata Drake) alla caccia del mitico tesoro di Magellano. Ma dov'è nascosto l'oro? A Barcellona, dove la nave di Magellano tornò dopo aver circumnavigato il mondo? Oppure alla Molucche in un'isola sconosciuta (uncharted vuol dire non segnate sulla carte)? In entrambi i posti la caccia è affannosa e cruenta.  Dietro l'oro corrono anche i discendenti degli antichi armatori  di Magellano. Nonchè due bellissime di assoluta sfiducia.

PERCHÈ VEDERLO 
Perché il divertimento è vario e inesauribile. Basato su un noto videogioco non incappa nei soliti inconvenienti dei games portati sullo schermo (che come quasi tutti i games divertono solo chi li fa). Qui i colpi di scena sono tambureggianti e le locations sono usate benissimo (una Barcellona così non l'aveva  filmata nemmeno Woody Allen).

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