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Spagna, la ministra rossa indigna l'Europa: "Non esiste la destra buona"

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Non bastava la sinistra italiana. Ora a straparlare di destra, ultradestra e fascismo ci si mette pure quella spagnola. In particolare, la ministra per la transizione ecologica e capolista dei socialisti alle prossime europee ha attaccato Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia. Il premier era intervenuto qualche giorno fa alla convention di Vox, partito della destra spagnola e che aderisce al gruppo dei Conservatori Europei all'Europarlamento. 

Parlando a Canal Sur, Teresa Ribera ha tenuto a precisare che non esiste una destra "buona" e una "cattiva", ma solo una destra "cattiva". Un'interpretazione fantasiosa e che mostra plasticamente quanto a sinistra siano allergici alla democrazia e al popolo che vota. Ma tant'è, tutto il mondo è paese. E anche in Spagna, la leadership di Giorgia Meloni fa paura alla sinistra. Le frasi della Ribera contro l'ultraderecha di Fratelli d'Italia avevano come obiettivo quello di attaccare il leader dei Popolari Fejio, il quale aveva spiegato perché FdI non fosse paragonabile "ad altri partiti considerati di estrema destra in Europa".

La ministra del governo Sanchez ha sfoderato tutto l'armamentario classico della sinistra nostrana: "la Meloni vieta la registrazione dei figli delle coppie omosessuali e impone limitazioni alle donne". E ancora: "Sostiene atteggiamenti assolutamente xenofobi nei confronti dei migranti". Poi la chiosa finale: "Non è questo che vogliamo per il resto dell’Europa. Non c’è un’estrema destra buona e un’estrema destra cattiva, ma un progetto che si scontra frontalmente con i valori dei diritti, della libertà di espressione e della democrazia che l’Europa ha sempre difeso".

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