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Trump, porno-complotto per farlo cadere: molestie sessuali e "taglia" dal big americano

Giulio Bucchi
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Un nuovo porno-complotto contro Donald Trump. Il presidente americano è stato citato in giudizio per molestie sessuali da Summer Zervos, ex concorrente di The Apprentice, il programma televisivo in cui Trump, non ancora sceso in politica, vestiva i panni del boss. La Zervos ha chiesto che sia messa a disposizione la documentazione, testi e foto, di tutte le altre donne (circa una decina) che hanno denunciato molestie da parte del tycoon. La richiesta, sottolineano i media Usa, è stata presentata nel marzo 2017 ma è giunta all'attenzione della Corte lo scorso mese, e ora rischia di entrare nella scia dello scandalo Weinstein che ha terremotato Hollywood e l'opinione pubblica. Già in piena campagna elettorale repubblicano la Zervos denunciò di essere stata aggredita da Trump nel 2007 in un albergo di Beverly Hills: il presidente avrebbe tentato di baciarla e l'avrebbe toccata nelle parti intime. Trump definì la donna "una bugiarda".  Contemporaneamente, Larry Flint, re del porno Made in Usa e fondatore della rivista Hustler (una sorta di anti-Playboy più pecoreccio) ha offerto 10 milioni di dollari a chiunque gli fornirà qualsiasi elemento di prova su Trump per riuscire a cacciarlo dalla Casa Bianca. Così Flint che ha acquistato un'intera pagina del mettere la "taglia" sulle - presunte - malefatte del presidente. Per Flynt si tratta in realtà di un rilancio: lo scorso anno in piena campagna elettorale, forse perché non credeva davvero che Trump alla fine avrebbe battuto la democratica Hillary Clinton, Flint aveva offerto "solo" 1 milione di dollari per ottenere lo stesso materiale. Ora che Trump è davvero alla Casa Bianca da quasi 9 mesi, ha deciso di aggiungerne altri 9 di milioni. Sulla pagina del Post si legge a titoli cubitali: "DIECI MILIONI DI DOLLARI PER QUALSIASI INFORMAZIONE CHE POSSA CONDURRE ALLA DESTITUZIONE E ALLA CACCIATA DALLA CASA BIANCA DI DONALD J. TRUMP", e sotto una lunga spiegazione delle argomentazioni per cui il presidente dovrebbe "togliere il disturbo" oltre ad una mail ed un numero di telefono attivi dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18 dove inviare ciò che Flint vuole per liberare gli Usa (e il mondo) da Trump.

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