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Il dolce dello chef Simone Profeta ispirato alla ballerina russa Anna Pavlova

Giulio Bucchi
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Un dessert ai frutti rossi leggero come i passi della famosa danzatrice a cui è ispirato. Così lo chef Simone Profeta dell'omonima Locanda di vico Satriano a Napoli ha scelto di omaggiare Anna Pavlova, con il dolce che porta il suo nome. In realtà la Pavlova nacque nel 1926 in omaggio alla ballerina russa che in quell'anno era in tour tra Australia e Nuova Zelanda. Ma di cosa si tratta? La pavlova è composta da una meringa ricoperta da panna e frutta e lo chef Profeta lo ha scelto come dessert, per una serata speciale, perché la meringa mette in evidenza la qualità dell'albume delle uova che nelle galline livornesi è perfetto per queste preparazioni in virtù della sua compattezza. L'appuntamento è per giovedì 4 aprile, alle 20.30, alla Locanda del Profeta a Chiaia appuntamento con «L'uovo rivelato», una serata di degustazione, organizzata in collaborazione con Laura Gambacorta, che vedrà protagoniste le pregiate uova di gallina di razza livornese dell'azienda agricola PeppOvo di Sora. Lo chef-patron Simone Profeta proporrà un menu variegato che consentirà di apprezzare le uova di una delle razze più pregiate al mondo in vari tipi di cottura e in diversi impieghi. Si dimostrerà che anche un elemento semplice come l'uovo può diventare ricercato e raffinato, quando viene ottenuto in allevamenti rispettosi del benessere degli animali. Giuseppe Lecce, titolare dell'azienda PeppOvo, alleva infatti le sue 2.800 galline di razza livornese con la tecnica del “free range” che consiste nel concedere ampi spazi vitali agli animali sia nel pascolo all'aria aperta sia nei ricoveri notturni. Le uova delle “livornesi” allevate da Lecce risultano, inoltre, estremamente digeribili grazie al regime alimentare a base di un mix di granaglie studiato per garantire il benessere delle galline e del consumatore finale. di Giuliana Covella

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