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Elezioni politiche, i simboli elettorali depositati al Viminale: c'è anche viva la Fisica

Giovanni Ruggiero
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La gara per la presentazione dei simboli delle liste che parteciperanno alle prossime elezioni politiche è cominciata questa mattina allo sportello dell'ufficio elettorale del Viminale. In palio per i primi arrivati non c'è sostanzialmente nulla, se non la soddisfazione di bruciare sul tempo i partiti più blasonati e un po' di visibilità su giornali e siti. E così si guadagnano il loro quarto d'ora di gloria i rappresentati del Movimento associativo italiani all'estero (Maie), seguiti dall'Unione tricolore America latina. Terza classificata una presenza ormai storica nel circo dei simboli più curiosi, cioè quello del Sacro romano impero liberale cattolico - Movimento europeo liberal-cristiano "Giustizia e libertà" - Giuristi del Sacro romano impero - A tutto campo nel tempo e nello spazio. Sono tutti memorabili movimenti fondati da Mirella Cece, tutti uniti in un'unica lista. Leggi anche: Centrodestra, indietro non si torna: i 10 punti firmati da Salvini, Berluisconi e Meloni Hanno sfruttato le prime ore per il deposito del simbolo anche i rappresentanti del Movimento cinque stelle, accampati da 48 ore - come altri - fuori dalla porta del ministero pur di non perdere il proprio posto in coda. C'è poi la Lega, con il nuovo simbolo privo della parola "Nord", ma sempre con la figura di Alberto da Giussano, e Casapound Italia, il cui simbolo è stato depositato direttamente dal suo leader Simone Di Stefano. Con il passare delle ore sono arrivati altri, spesso casi singolari come la lista W la Fisica e l'immancabile Scudo crociato della Democrazia cristiana.

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