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Manovra, ecco tutte le "mancette" del governo: gli enti a cui vengono stanziati denari pubblici

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Mance, mancette, soldi agli amici: ecco la manovra approvata dal governo. Vi proponiamo l'articolo di Antonio Castro su Libero di oggi, 24 dicembre, in cui vengono presentate le decisioni del ministero del Lavoro. Ma non solo: nella gallery, voce per voce, potete consultare gli enti a cui il governo ha deciso di stanziare denari pubblici

E per fortuna che stavamo in bolletta. La politica dei fondi a pioggia non sembra cambiare. Un pochino a tutti, per non scontentare (politicamente) nessuno. Ma scialacquando una cinquantina di milioni con un'elemosina che spesso non aiuta alcuno. Facendo così infuriare tutti. Buoni e brutti, famosi e sconosciuti. Nel maggio scorso il governo ha deciso - per sostenere le attività delle organizzazioni di volontariato, quelle di promozione sociale e delle fondazioni del Terzo Settore, in questo particolare momento di difficoltà dovuto all'emergenza sociali ed assistenziali indotta dall'epidemia di Covid 19 - di stanziare 50 milioni di euro. Giusto tre giorni fa il ministero del Lavoro (che ha anche le competenze proprio per le politiche sociali), ha pubblicato l'elenco delle associazioni, organizzazioni e enti con i relativi importi di beneficio.

POCO A TUTTI
Spulciando l'elenco delle 149 associazioni destinatarie dei fondi pubblici si scopre, ad esempio, che alla Croce Rossa andranno 876.655,22 euro. Pochi? Tanti? Chi può dirlo. Di certo nel cuore di una pandemia globale che ha terremotato il sistema di assistenza sanitaria, volontari e personale in organico dell'organizzazione hanno compiuto uno sforzo assai impegnativo. Alla Comunità di Sant' Egidio - che da anni assiste poveri, diseredati e disperati - andranno 355mila euro. Mentre alle Misericordie d'Italia spetterà un sostegno pari a 1.097.521,06 euro mentre ai Salesiani per il sociale arriveranno 369.163,17 euro. Il filo comune è aiutare chi ha meno, chi ha poco o forse nulla superando gli schieramenti ideologici e di credo. Però scorrendo ben bene l'elenco dei beneficiari spuntano una marea di associazioni o enti ai più forse sconosciuti che riescono ad aggiudicarsi una fetta dei fondi pubblici. Ed ecco allora che si scopre che Un punto Macrobiotico avrà diritto a 26.115,91 euro, Slow Food 246.100 euro, l'Arcigay 58.645,34 euro, Legambiente si è aggiudicata 414mila euro netti, Italia Nostra 62mila euro, l'Arci Pesca Fita 21.649,38 euro. Pure l'Università delle terza età porta a casa qualcosa: 18.244,18 euro.

MACROBIOTICO E PESCA
Premesso che non c'è solo da sostenere con generi di prima necessità le frange più fragili della popolazione, c'è da chiedersi se una ripartizione così polverizzata dei 50 milioni messi a disposizione per gli interventi Covid, possa essere giusta in un momento del genere. Tanto più che per accontentare tutti (o non scontentare alcuno), ci sono pure le elargizioni spalmate sulle diverse associazioni a tutela dei consumatori: Casa del Consumatore (36.810), Unc (153.915), Federconsumatori (57.700), Codacons (30.300), e Adiconsum (61.540). C'è pure il bonifico ottenuto dall'associazione altermondialista Attac Italia che si autodefinisce «movimento di autoeducazione orientata all'azione». Che non esclude però di ottenere i fondi pubblici: 3.814,68 euro.

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