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Fiamma Negrini partecipa al primo Consiglio comunale: il volto segnato dai giorni delle polemiche

Giovanni Ruggiero
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Si è riunito per la prima volta a Sermidede e Felonica, nel Mantovano, il nuovo Consiglio comunale e tra i banchi dell'oppoisizione ha fatto il suo esordio Fiamma Negrini. Le invettive da sinistra e la battaglia di Laura Boldrini per cancellare i voti raccolti dalla lista "Fasci italiani del lavoro. La ventenne ha raccolto oltre il 10% dei consensi, ha conquistato uno storico posto in Consiglio comunale, ma nel frattempo è stata massacrata sul web e sui giornali. Come ha raccontato a ilgiornale.it, sono stati giorni "di intolleranza, di intimidazione e di violenza: c'è voluto coraggio", ha ammesso con il volto tirato, ben diverso da come appare nelle diverse foto spuntate dal suo profilo Facebook su decine di siti. La campagna lanciata dalla Boldrini con una lettera al ministro dell'Interno, Marco Minniti, ha scatenato "la caccia al fascista" ha detto la Negrini. "Mi ero dimenticata di chi oggi governa la nostra nazione". E infatti dopo quella lettera le cose sono andate sempre peggio, fino alle minacce di morte, e quindi la paura per la propria vita che l'ha spinta a lasciare casa sua, la sua città e andare a ripararsi "in un luogo sicuro". Oggi racconta Fiamma le cose "vanno decisamente meglio" ed è pronta a dedicarsi "sul compito che i cittadini mi hanno assegnato". Di rinascita del Partito fascista o fantomatici ritorni di Mussolini non c'è traccia all'orizzonte della giovanissima politica, il suo progetto è tutto concentrato sulla "riapertura dell'argine del Po, del recupero delle aree verdi e della costruzione di una piscina comunale". Una sovversiva insomma.

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