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Berlino: "Avanti anche senza la Grecia"

Angela Merkel

Il ministro delle Finanze tedesco: "La moneta unica non affonda così facilmente. Sapremmo reagire all'uscita di Atene"

Andrea Tempestini
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  Della Grecia si può fare a meno. Lo spiega in un'intervista al quotidiano Rheinische Post il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schäuble. Una frase di uno dei personaggi più importanti nello scacchiere dell'economia tedesca (ed Europea) che suona quasi come una condanna per Atene, sempre più lontana dall'euro nei giorni caotici che hanno seguito il voto politico che ha determinato l'ingovernabilità del Paese. Quello di cui si sta parlando è l'uscita del Paese ellenico dalla moneta unica. "Sapremmo reagire" -  "L'Europa - ha proseguito Schäuble - non affonda così facilmente. Negli ultimi due anni abbiamo imparato molto e abbiamo istituito meccanismi di protezione". Secondo il ministro delle Finanze di Berlino "l'idea che noi non saremmo nelle condizioni di reagire in tempi brevi a qualcosa di imprevisto è falsa. L'Europa - ha prosegutio - non andrà sotto così in fretta". Quindi il monito rivolto alla Grecia: "E' pericoloso spingere i cittadini a credere che ci sia un altro modo più semplice per consentire una ripresa della Grecia senza difficoltà. Vogliamo che la Grecia resti nell'Eurozona, ma deve rispettare i suoi impegni e noi non possiamo obbligare nessuno a farlo". Barroso: "Rispetti gli impegni" - La bordata di Schäuble è arrivata a stretto giro dopo quella del presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, che giovedì aveva avvertito la Grecia: "Dovrà abbandonare la zona euro se non rispetterà i suoi impegni con gli altri membri dell'area. Ho molto rispetto per la democrazia greca e naturalmente per il parlamento greco, ma ho anche rispetto per gli altri 16 parlamenti che hanno approvato il programma", aveva chiosato Barroso. Parole replicate successivamente da Schäuble anche al Bundestag: "Noi intendiamo mantenere le nostre promesse d'aiuto - ha spiegato nel suo intervento -. Ma questo significa che la Grecia deve varare le riforme che abbiamo concordato". Senza un governo - Nel frattempo la Grecia è nel caos. Lo spettro di dover tornare alla urne s'ingrossa di ora in ora. La speranza è che le pressioni dei leader europei inducano i partiti ellenici a trovare un accordo per dar vita a un governo: le bordate di Barroso e Schäuble, non a caso, sono arrivate nei momenti più delicati della trattativa tra i partiti. I giornali di Atene spiegano che la riunione delle forze politiche, sotto la presidenza del capo dello Stato, Karolos Papoulias, potrebbe svolgersi tra domenica 13 e lunedì 14. Il leader del Pasok, Evanghelos Venizelos, riprenderà venerdì le consultazioni per la formazione di un nuovo governo incontrando prima il leader di Nea Dimocratia, Antonis Samaras, e quindi Alexis Tsipras di Syriza.  

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