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Altra pugnalata della Merkel:blocca il fondo salva-Stati

Angela vista da Benny

Il Capo dello Stato tedesco blocca la ratifica dell'Esm che avrebbe dovuto entrare in vigore il primo luglio

Andrea Tempestini
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Il Capo di Stato tedesco, Joachim Gauck, prende tempo. La Germania ha infatti deciso di ritardare l'approvazione del fiscal pact europeo (il patto di bilancio) e la ratifica del fondo salva-stati permanente, l'Esm, che andrà a rimpiazzare l'Efsf. La conseguenza è che il fondo Esm non potrà entrare in vigore dal primo luglio, come originariamente previsto, per far fronte all'emergenza del debito sovrano che, dopo la Grecia e l'Irlanda, sta mettendo a rischio la tenuta di Italia e Spagna. Senza la ratifica tedesca, infatti, il fondo non può cominciare a operare. 800 miliardi bloccati - Berlino ha spiegato che vuole consentire alla Corte Costituzionale di esaminare in modo più approfondito alcuni nodi legali relativi al fondo permanente: il parlamento tedesco avrebbe dovuto ratificare entrambi i provvedimenti il 29 giugno, ma secondo Gauck non ci sarebbe stato il tempo per gli approfondimenti. Con questa decisione la possibilità di sbloccare i 500 miliardi di euro dell'Esm (oltre ai 250-300 miliardi degli altri due fondi che andrebbero a confluire nel nuovo ente, l'Efsf e l'Efsm) viene congelata a data da destinarsi: un altro colpo basso della Merkel al Vecchio Continente.    Alla Spagna servono 62 miliardi - La notizia è arrivata da Berlino proprio mentre venivano diffusi gli esiti dell'analisi commissionata in Spagna dal governo Rajoy a due revisori internazionali sugli interventi necessari per ricapitalizzare le banche iberiche: nel peggiore degli scenari serviranno 62 miliardi di euro (il minimo intervento prevede 52 miliardi). L'importo appare significativamente inferiore rispetto alla linea di credito da 100 miliardi sulla quale, lo scorso 9 giugno, era stato trovato un accordo all'Eurogruppo. I revisori Roland Berger e   Oliver Wyman hanno condotto due analisi separate del sistema finanziario spagnolo, ipotizzando uno scenario macroeconomico sfavorevole con un calo complessivo del Pil del 6,5 % fino al 2014. In questo scenario, Roland Berger stima che il fabbisogno di capitale delle banche spagnole si aggirerebbe in un range compreso tra 51 e 62 miliardi di euro mentre Wyman ha fissato una sola cifra: 51,8 miliardi di euro. I fondi salva-Stati - La linea di credito in favore della Spagna passerà anche attraverso i fondi permanenti che, di fatto, Berlino ha bloccato. L'Esm (European stability mechanism) è l'ente che andrà a sostituire i fondi Efsf (European financial stability facility) ed Efsm (European financial stabilisation mechanism), ancora in vigore, e che nacquero per slavare Portogallo e Irlanda dopo che i due paesi furoni travolti dalla crisi finanziaria. L'Esm, come detto, avrebbe dovuto essere attivo dal primo luglio per poter fronteggiare una possibile ondata speculativa come quella occorsa nell'estate del 2011: il fond salva-stati potrà complessivamente attingere a un tesoro pari a 800 miliardi di euro. Germania ko Nonostante quest'ultima pugnalata della Merkel, la Germania arriverà al tavolo del 28 giugno più debole. Per il secondo mese consecutivo il settore privato tedesco ha subito una contrazione. il manifatturiero ha toccato i minimi degli ultimi tre anni. Insomma anche il sistema Germania cominciano a scricciolare: e il fatto che questi numeri escano alla vigillia dei vertici di  Roma e di Bruxelles dove potrebbe determinarsi la svolta dell'eurocrisi non è irrilevante. 

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