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L'allarme rosso della Lagarde:"L'economia mondiale peggiora"

Il capo del Fmi: "La crisi è sempre più preoccupante". Le Borse aprono in calo, alta tensione sui titoli di Stato

Andrea Tempestini
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  Il capo del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, spazza via ogni briciola d'ottimismo, e spiega che "la crisi economica mondiale negli ultimi mesi è diventata più preoccupante". Da Tokyo, l'erede di Strauss-Kahn, precisa che le prossime stime dell'istituto, che verranno presentate il 16 luglio, saranno ribassate rispetto a quelle rilasciate tre mesi fa. Lagarde sottolinea poi come la crisi non riguardi soltanto l'Europa, ma anche i mercati energenti come Brasile, Cina e India. "L'outlook sulla crescita globale - ha spiegato - prevede qualcosa in meno rispetto a quanto abbiamo anticipato tre mesi fa". Per inciso, nell'aprile scorso il Fmi aveva previsto una crescita dell'economia mondiale del 3,2% nel 2012 e un'accelerazione al 4,1% nel 2013, in rialzo rispetto alla crescita del 3,3% e del 4% di gennaio. Sull'Unione europea - La numero uno del Fmi gela la Ue, e pur sottolineando come abbia compiuti "sforzi straordinari" insiste: "Ulteriori progressi devono essere fatti. Proprio la settimana scorsa - ha ricordato - i leader europei hanno raggiunto l'accordo su step significativi nella giusta direzione per fronteggiare la crisi, e questo è incoraggiante”. Ma ora, “ulteriori progressi devono essere  compiuti - ha sottolineato - per superare la crisi in modo decisivo e per evitare effetti dannosi sulla stabilità e sulla crescita. E questo non solo in Europa ma in tutto il globo. Nel mondo interconnesso di oggi - ha proseguito Lagarde- non ci possiamo più permetterci di limitarci a vedere cosa succede entro i nostri confini nazionali. La crisi, infatti, non riconosce i confini. La crisi sta bussando a tutte le nostre porte”. Borsa giù - Le parole della Lagarde hanno condizionato l'apertura delle Borse, negativa su tutti i prinipali listini europei, dove le vendite si concentravano sui bancari. A un'ora dall'apertura, i principali indici del Vecchio Continente continuano a viaggiare in ribasso:  Londra scendeva dello 0,24, Milano lasciava lo 0,46%, Francoforte arretrava dello 0,4%, Parigi dello 0,34% e Madrid perdeva l'1,36 per cento. Tensione anche sullo spread tra Btp e Bund tedesco a dieci anni: a quota 465 punti base, flirtava con il preoccupante livello di 470.  

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