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Asilo politico per sfuggire alla giustiziaAssange si rifugia in Ecuador

La Corte suprema britannica aveva dato il via all'estradizione in Svezia

Alvise Losi
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Julian Assange è ricorso a un gesto estremo per sfuggire alla giustizia inglese e svedese. Il fondatore di WikiLeaks si è rifugiato nell'ambascitata dell'Ecuador a Londra. Ricorso respinto - Gli avvocati di Assange avevano presentato l'ultimo appello possibile alla Corte suprema britannica, che però il 14 giugno lo ha respinto dando così l'autorizzazione definitiva all'estradizione in Svezia, dove l'uomo è stato accusato di aver stuprato due donne ed è in attesa di giudizio. La decisione dei giudici imporrebbe l'estradizione entro dieci giorni. Ma Assange ha deciso di fare un estremo tentativo per salvarsi dal processo in Svezia: la richiesta di asilo in un Paese straniero sulla base della dichiarazione dei diritti umani dell'Onu. Così, come ha confermato il ministro degli Esteri dell'Ecuador, ora il Paese sudamericano sta studiando il caso per capire se sia possibile concedere l'asilo politico ad Assange. E sembra che lo stesso Ecuador avesse offerto questa soluzione ad Assange nel novembre 2010. L'unica altra via per sfuggire all'estradizione per il fondatore di WikiLeaks sarebbe stata ricorrere alla Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo.

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