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Libera la moglie di Dutroux:un nuovo orrore a Marcinelle

Michelle Martin

La compagna del pedofilo che sequestrò e torturò 6 ragazze verrà accolta in un convento. Un intero Paese in protesta: "Resti in carcere"

Andrea Tempestini
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Michelle Martin, l'ex moglie del mostro di Marcinelle, Marc Dutroux, sarà in libertà da questa sera, martedì 28 agosto. Lo ha deciso la Corte di Cassazione belga che ha respinto gli appelli dei familiari delle vittime giudicati "inammissibili e infondati". La Martin, 52 anni e condannata nel 2004 per complicità con il marito, era stata arrestata con lui nel 1996 e ha già scontato metà degli anni assegnati. In piano di reinserimento, approvato dal tribunale, prevede che la donna, che nel 2003 divorziò dal mostro che sta scontando una sentenza a vita, venga accolta in un convento nel Sud del Belgio. Dutroux era stato condannato all'ergastolo per aver sequestrato e torturato 6 ragazze in età tra gli 8 e i 19 anni, abusando sessualmente di tutte loro: fu una delle più truculente e tristemente famose storie di cronaca degli anni '90.  Poster contro le suore - La Martin così raggiungerà il convento delle Clarisse di Malonne, a Namur dove non entrerà nell'ordine ma dovrà attenersi a un totale rispetto delle regole e dove dovrà lavorare quattro ore al giorno per le sorelle. La sua sicurezza costerà allo stato belga 120mila euro al mese. La decisione del tribunale di Mons era stata presa già il 31 luglio scorso ma era stata subito contestata dalle famiglie delle vittime che aveva presentato immediatamente appello. Lo stesso convento si era inizialmente rifiutato di ospitare la scomoda 'vicina' e a Malonne la gente era scesa in piazza per protesta. Nel paesino dove verrà ospitata l'ex moglie del mostro c'è un poster che attacca le clarisse: "Vergogna per le sorelle". In Belgio in molti hanno chiesto che la donna rimanesse in carcere, nonostante le leggi del Paese consentano a chi superi il 50% del tempo di detenzione di accedere a misure alternative di detenzione. Alta tensione - Molti poliziotti stazionano da alcune ore davanti al convento delle suore clarisse di Malonne, dove a breve è atteso l'arrivo di Michelle Martin. A Malonne, che si trova a 75 km da Bruxelles nel sud del Belgio la tensione è alta. Sui muri intorno al convento, dove la donna dovrà restare non potendo uscire né entrare in contatto con alcun parente o persona coinvolta nella vicenda di abusi sessuali che portò alla morte di 7 persone, tra cui sei ragazze, sono comparse nei giorni scritti varie scritte contro la Martin. A piedi di una statua sono poi stati appoggiati da ignoti due orsacchiotti e la foto delle due bambine di otto anni, per la cui morte la Martin è stata condannata.

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