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Suore femministeIl Vaticano le commissaria

Una suora americana in metropolitana

Le religiose hanno assunto posizioni in contrasto con le direttive della Santa Sede in materia di sessualità e eutanasia

Nicoletta Orlandi Posti
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Il Vaticano è sceso in campo contro le suore americane. Al termine di un'indagine condotta dalla Congregazione per la Dottrina della Fede guidata dal cardinale statunitense William Levada, la Santa Sede ha infatti chiesto una profonda riforma della Leadership Conference of Women Religious, organizzazione influente e progressista che rappresenta oltre l'80% delle 56.000 suore presenti negli Stati Uniti. La Lcwr, associazione fondata nel novembre del 1956 su richiesta del Vaticano con l'intento di «promuovere il benessere spirituale delle religiose negli Stati Uniti», è accusata di avere «seri problemi dottrinali» e secondo il rapporto, reso pubblico mercoledì, il gruppo avrebbe sfidato gli insegnamenti del Vaticano e promosso «un femminismo radicale incompatibile con il credo cattolico». Nel corso degli anni l'associazione ha assunto infatti posizioni controverse in materia di sessualità, aborto ed eutanasia, in contrasto con le indicazioni del Vaticano.  Per questo motivo le suore sono state commissariate. A seguire la riforma sarà l'arcivescovo di Seattle Peter Sartain. Lo scontro fra la Santa Sede e le suore americane è però anche politico. Nel 2010 i vescovi americani si schierarono contro il piano di riforma sanitaria voluto dal presidente Barack Obama. Negli stessi giorni decine di suore, molte delle quali appartenenti proprio alla Lcwr, firmarono una dichiarazione a favore della riforma stessa, un gesto che ne facilitò l'approvazione finale.  di Andrea Marinelli  

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