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Canone Rai in bolletta della luceEcco la mossa di Monti per promuovere Tarantola

La presidente designata dal Governo avrebbe a disposizione i soldi recuperati dall'evasione per investire su prodotti di qualità, riportando la Rai alla sua ragion d'essere

Nicoletta Orlandi Posti
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  Tra le tasse più odiate dagli italiani, e per questo tra le più evase, c'è l'abbonamento Rai. E' stato stimato che sono circa 500 milioni di euro l'anno che non entrano nelle casse della tv pubblica per colpa di chi non paga il canone ai quali si devono aggiungere 900 milioni che potrebbero arrivare dagli abbonamenti speciali se tutti onorassero la gabella.  Soldi, tanti soldi, al quale Monti non vuole rinunciare. Ecco allora che sembra tornata in auge l'idea di riscuotere l'imposta per il finanziamento della Rai attraverso una percentuale inserita nella bolletta elettrica. Un metodo, dicono i nuovi vertici della televisione di Stato, che dovrebbe servire a risolvere l'attuale evasione. Ma c'è dell'altro. Palazzo Chigi, scrive Paolo Conti sul Corriere, vorrebbe mettere in campo questa mossa (che lascerebbe al buio chi non paga) anche per rafforzare la candidatura alla presidenza di Anna Maria Tarantola, invisa a Pdl che parla di "violazione della legge" per via dell'ingerenza diretta del Governo nella gestione della tv pubblica. Alla Tarantola, Monti affiderebbe esplicitamente il compito di “gestire il nuovo provvidenziale flusso di denaro evitando sprechi e dispersioni”. In questo modo, si legge sul Corsera, “assumerebbe ulteriore forza e sarebbe difficile anche per il Pdl votare contro”. E così la neopresidente eletta a Viale Mazzini potrebbe utilizzare quel denaro per investire su prodotti di qualità da “servizio pubblico”, riportando la Rai alla sua ragion d'essere. Sarebbe difficile anche per il Pdl, a questo punto, votare contro.  

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