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Saviano bocciato prima ancora di candidarsi: solo il 5% lo voterebbe

Ma lo scrittore nega di voler entrare in politica

Alvise Losi
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Tanto rumore per nulla? Nelle ultime due settimane, dal ballottaggio delle elezioni amministrative del 20-21 maggio, i partiti hanno iniziato a pensare alle politiche del 2013 e a come mantenere il controllo del Parlamento. Il timore è che Grillo possa diventare la seconda forza e le contromosse non sono ancora pronte. Nel Pdl si è parlato di liste civiche, tornate di gran moda, mentre a sinistra molti hanno ipotizzato una discesa in campo di Roberto Saviano. Ma l'autore di Gomorra non si candida. E' lui il primo a confermarlo. E intanto accusa la disinformazione. "Mi delegittimano perché non mi schiero", ha dichiarato lunedì 4 giugno. Saviano Bocciato - E le parole dello scrittore arrivano poco dopo la pubblicazione di un sondaggio di Digis da parte de ilRetroscena.it. Secondo i numeri forniti, una "Lista Saviano" sarebbe un fallimento. Solo il 5% degli intervistati sarebbe sicuro di votare Saviano, mentre l'82% è certo di non volerlo votare. Il restante 13% si è dichiarato possibilista, dicendo che "probabilmente potrebbe votare" la lista. Insomma, un 18% di potenziali elettori con diverse storie politiche alle spalle. Il 5,6% sarebbe un elettore del Pd, il partito che più perderebbe con la nascita di una lista capeggiata da Roberto Saviano. Il 3,1% sarebbe invece un sostenitore del Movimento 5 stelle, mentre solo l'1,5% sarebbe un ex astenuto. Il restante 7,7% dovrebbe invece essere associato ad altri partiti. Anche una lista "dei sindaci", capeggiata da Giuliano Pisapia, Michele Emiliano e Luigi De Magistris, sarebbe bocciata dagli elettori: ben l'89% si dichiara contrario, solo il 2% favorevole e il restante 9% potenzialmente interessato. No alle liste civiche - Per molti quella di Saviano sarebbe la lista civica più suggestiva. Ma anche il Pdl starebbe pensando a utilizzare una mossa simile. Ma un quarto degli intervistati nel sondaggio (23%) pensa che sarebbe solo un escamotage per contrastare la forza di Beppe Grillo e darsi una patina di novità senza campiare nulla. Un modo per dare l'impressione di una maggiore vicinanza dei partiti ai cittadini. Il 35 % è favorevole e ritiene invece che introdurre le liste civiche nelle politiche del 2013 sarebbe "un'apertura importante alla società civile". Mentre il 29% pensa che "il numero dei movimenti politici sia già sufficiente" e il 13% considera le liste civiche importanti ma se mantengono "solo un carattere amministrativo".

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