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Prandelli: "L'Italia fa innamorare. Balotelli? Accetti le critiche". Chiellini out fino a dopo i quarti

La nazionale vola ai quarti, ma bisogna migliorare gioco e condizione

Alvise Losi
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Ora che la paura è passata e che il grande timore del biscotto si è rivelato solo una costruzione mediatica, restano pochi giorni per preparare la partita dei quarti di finale e per ripulire le scorie mentali e fisiche che ancora pesano sul gruppo. Intanto Prandelli parla di una Nazionale capace di "far innamorare la gente", in riferimento ai 20 milioni di telespettatori che hanno guardato il match contro l'Irlanda, vinto per 2-0. Problemi di gioco - Saremo anche passati con due gol degli attaccanti, ma abbiamo giocato peggio che nelle prime due gare contro Spagna e Croazia. E, soprattutto, quei due gol sono venuti da due calci d'angolo, mentre la squadra sembrava contratta contro un avversario modesto come l'Irlanda tutto cuore di Giovanni Trapattoni. C'è poi un terzo aspetto da risolvere, sempre lo stesso: Mario Balotelli. O meglio, il problema non è Mario in sé, ma il suo atteggiamento, che buona parte del gruppo non accetta e non sopporta. Nella partita di lunedì 18 l'attaccante azzurro ha segnato un bellissimo gol e ha portato avanti alcune belle azioni, ma c'è da capire se la panchina iniziale gli abbia fatto bene o lo abbia ulteriormente isolato. Prandelli ha detto che "ieri con Mario siamo stati chiari, al momento del suo ingresso in campo, gli abbiamo detto che era un'occasione importante non per lui, ma per noi. Per me ha fatto i migliori 20 minuti di quelli fin qui giocati. Ero contento per lui dopo il gol, io ho avuto il coraggio a metterlo dentro, era un coraggio calcolato, ma vogliamo che esprima il suo massimo potenziale".  Proteste misteriose - Dopo aver segnato Balotelli non ha neppure esultato (come sua abitudine) e ha iniziato a inveire gesticolando. Leonardo Bonucci gli ha (saggiamente) tappato la bocca con una mano e questo ha impedito di capire con chi ce l'avesse Mario. Lo stesso ct Prandelli ha detto che "in quel gesto si vede lo spirito della squadra, è una forma protettiva. Certe cose che hai dentro è giusto che te le gestisci in modo personale, ma ho trovato quello di Leo un bel gesto così come quello degli altri". L'impressione del momento è stata che l'attaccante volesse zittire (e insultare) tutti quei tifosi dell'Irlanda che lo avevano fischiato all'ingresso in campo. Ci sono poi i soliti bene informati che sostengono che le parole di Balotelli fossero rivolte alla panchina e in particolare al ct. Pare strano, perché l'allenatore azzurro lo ha sempre difeso e protetto, ma lo stesso Prandelli ha poi confermato che avrebbe parlato con Mario: "Non so se ce l'aveva con me, ma glielo chiederò, senza problemi". Confronto chiaro - Poi il ct ha avuto un brevissimo colloquio di tre minuti col calciatore. Quello che si sono detti è affar loro, ma restano le parole di Prandelli sul ragazzo, a dimostrazione dell'alta considerazione che ha l'allenatore per Balotelli. "E' sempre molto attento e generoso - ha detto il ct in conferenza stampa -, dal punto di vista dell'atteggiamento è sempre così, lui è così, ma non per questo è estraneo allo spirito di squadra, lontano dal gruppo: Mario è così. Dipende dal momento, dall'umore, ma fondamentalmente è un ragazzo d'oro. Le sue sono tutte situazioni di disagio che nella crescita di un giocatore talentuoso che deve fare il salto di qualità per diventare un campione ci stanno". Poi, sulle sue modalità di relazione e di reazione, Prandelli ha detto che "deve passargli, deve accettare la critica, la panchina e se la squadra gli chiede di più perchè sa che può darlo, deve farlo. Deve avere la consapevolezza di arrivare ad un certo punto che è un modo naturale per fare selezione, il giorno che si renderà conto che nessuno gli vuole male ma tutti siamo qui per farlo crescere sarà un campione". Tegola infortunio - Prandelli ha anche dedicato tempo alla nota stonata di ieri sera: l'infortunio a Giorgio Chiellini. "Nelle prossime ore farà una risonanza magnetica - ha spiegato il ct -, ma i primi accertamenti non sono belli, però la disponibilità di Giorgio è straordinaria e i nostri fisioterapisti sono già al lavoro. Faremo un po' quello che abbiamo fatto con Barzagli, che mi pare che ieri sia rientrato bene". E le parole del ct hanno portato fortuna, perché dopo i controlli lo stiramento al bicipite femorale sinistro è risultato essere di primo grado. Per Chiellini i tempi di recupero dovrebbero essere brevi, ma non tanto da consentirne l'utilizzo nella prossima partita. Sicuramente salterà i quarti, poi, se la squadra andrà avanti (molto avanti), potrebbe rientrare in finale. Il ct ha poi parlato anche di altri due suoi uomini che contro l'Irlanda hanno regalato un'ottima prestazione: "De Rossi è un giocatore universale, si potrebbe esaltare proprio come giocatore capace di leggere la gara ma soprattutto a risolvere determinati problemi durante il match. Mentre Diamanti è un calciatore importante, sempre uno dei migliori in allenamento, che ha temperamento e qualità e che mi ha messo in difficoltà anche nelle scelte dell'interno di centrocampo. Sono orgoglioso di allenare dei ragazzi così, hanno sempre voglia di mettermi in difficoltà". Quarti di finale - "E' stata l'Italia fin qui meno bella per i primi 23 minuti - ha anche detto il ct Prandelli -, ma la squadra ha comunque cercato con determinazione le situazioni che poi ci hanno permesso di mettere in difficoltà l'Irlanda. Avevamo preparato la gara in un certo modo, pronti ad accettare le palle lunghe degli irlandesi, poi, però, abbiamo fatto la partita per vincere e quando la squadra costruisce occasioni e riesce ad arrivare con 4-5 giocatori in zona d'attacco, vuol dire che la mentalità è quella giusta". Poi Prandelli ha anche dedicato spazio alla prossima partita: i quarti di finale si giocheranno domenica 24 contro una squadra ancora da determinare tra Ucraina, Francia e Inghilterra. "Sono tre squadre dalle caratteriste diverse - ha spiegato il ct azzurro -. La Francia con il suo impianto di gioco, un 4-3-3 interessante, pericoloso con attaccanti nuovi, come li definisco io, cioè che non danno riferimenti. Una squadra forte sia di gamba che di tecnica, una squadra temibile. L'Inghilterra, invece, è una squadra che sta trovando l'equilibrio, una formazione importante, che caratterialmente non lascia nemmeno una rimessa laterale. Infine, l'Ucraina è una squadra di grande spirito, giocano a calcio e riescono a ripartire come pochi altri".

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