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ERA EVITABILE L'ENNESIMA STRAGE NEL NOSTRO PAESE?

In Italia si parla dei problemi sempre troppo tardi, purtoppo.

Andrea Bisaschi
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La sicurezza costa ma non dà un ritorno economico immediato. Per questo in Italia, Paese poco lungimirante, non è mai stata fatta particolare attenzione a questo tema, anzi quando se ne parla lo si fa spesso con superficialità, come se fosse scontata o una cosa di poco conto. Le menti semplici non se preoccupano finché succede una tragedia. Dopodiché tutti indignati a gridare allo scandalo e a cercare il capro espiatorio per qualche giorno, dopodiché tutto va nel dimenticatoio come al solito. Qui di seguito riporto un paio di articoli scritti da me nell'agosto del 2017, quando un giovane italiano di ventidue anni, Niccolò Ciatti morì in una discoteca della Costa Brava, in Spagna.  https://www.liberoquotidiano.it/news/articoli/13218815/e-possibile-garantire-la-sicurezza-nelle-discoteche-in-italia-con-le-leggi-attuali.html https://www.liberoquotidiano.it/news/articoli/13217353/non-si-puo-morire-a-22-anni-in-discoteca.html In media per quanto concerne gli impianti e gli addetti alla sicurezza, le aziende italiane investono meno dello 0.5% del loro fatturato, a differenza degli inglesi e degli americani che arrivano ad impegnare fino al 20%. Il Presidente della Repubblica Mattarella giustamente oggi ha detto che la sicurezza deve essere un diritto e concordo pienamente con lui, però bisogna fare in modo che alle parole seguano azioni e fatti concreti. In Italia manca completamente una seria Educazione alla sicurezza, basti vedere le forze dell'ordine che si trovano ad operare sul territorio senza una adeguata formazione che dovrebbe essere garantita dallo Stato stesso. In più le leggi sono obsolete e andrebbero riviste, modificando il decreto Regio del 1933 il TULPS, dando previa accurata formazione, maggiore potere e diritti agli addetti ai servizi di controllo. Ad esempio si potrebbero introdurre metodi di identificazione e prevenzione come Metal Detector Portatili all'ingresso dei locali da ballo, aggiungendo in questo modo, un importante tassello per la prevenzione attiva dei reati imputabili all'introduzione impropria di armi da fuoco, armi bianche o oggetti atti ad offendere, all'interno delle discoteche. Queste misure potrebbero essere complementari all'installazione di telecamere a circuito chiuso. Nel caso della notte scorsa oltre ai problemi strutturali quali uscite di sicurezza a norma e rispetto della capienza del locale, anche la preparazione del personale addetto ai servizi di controllo ha influito sull'esito tragico della serata. Infatti molti non sanno che esiste un EFFETTO GREGGE che può essere gestito da personale specializzato.  Ma che cos'è l'effetto gregge? E' un meccanismo psicologico innato e inconscio che, in caso di pericolo percepito, si innesca ai fini della sopravvivenza.  Ciò significa che in modo ancestrale l'uomo, quando si sente in pericolo, tende a seguire il primo che prende l'iniziativa, in modo istintivo, senza valutare se sia opportuno farlo. Il CNR ovvero Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha evidenziato due meccanismi caratteristici del sopra menzionato effetto gregge: 1) Tendenza a muoversi verso destra; 2) Seguire il gruppo che parte per primo; A livello preventivo basterebbe formare gli addetti ai servizi di controllo e vestirli in modo riconoscibile e visibile, ad esempio con un colore arancio. Comunicando in maniera capillare questa norma di prevenzione si educherebbero i giovani a seguire, in caso di pericolo, il personale addestrato a dirigere correttamente la folla nelle direzioni giuste. Andrea Bisaschi     

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