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Pietro Senaldi a L'Aria che Tira: "Noi di Libero? Gli unici a non osannare Draghi e ad elogiare Renzi. E non è semplice"

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"Noi di Libero siamo stati gli unici a non fare gli osanna a Draghi e a elogiare Renzi": Pietro Senaldi ha voluto fare questa precisazione in collegamento con Myrta Merlino a L'Aria che tira su La7. "Gli abbiamo riconosciuto il merito di aver sostituito Conte con Draghi. Conte voleva gestire lui tutto il denaro, non penso a fini di arricchimento personale, anche se alcune cose dovranno uscire rispetto alla gestione della pandemia", ha continuato il direttore di Libero.

 

 

 

Secondo Senaldi, quindi, l'ex premier andava rimosso in un modo o nell'altro. E in questo il leader di  Italia Viva ci ha saputo fare. "Conte ha avuto una bulimia di potere, perché non aveva un partito di riferimento e quindi l’ha accentrato su di sé. Lo stesso Draghi non ha un partito di riferimento e vanta solo la benedizione di Mattarella, che aveva anche Conte". Stando al direttore, però, ciò che è successo con il presunto avvocato del popolo non succederà con il banchiere, per dei motivi ben precisi. 

 

 

 

"Credo che finirà diversamente perché Renzi non può permettersi di aprire un’altra crisi, Salvini non spaccherà perché anche lui non può ripetere l’esperienza del passato, il Pd non sa cosa fare e i 5 Stelle vogliono rimanere dove sono", ha spiegato Senaldi alla Merlino. Poi ha parlato anche della nascita al Senato dell’intergruppo tra Pd e 5 Stelle: "Se nemmeno Draghi riesce a rompere l’abbraccio tra democratici e 5 Stelle significa che è proprio amore. E io mi chiedo come un partito con una tradizione, come il Pd, si possa gettare nelle braccia dei grillini, mi chiedo come possa preferire Toninelli alla Bellanova, per esempio. Ma come si fa?".

 

 

 

 

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