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Pietro Senaldi a L'Aria che tira: "Il lockdown? Non ha effetti terapeutici definitivi, no alla quarta serrata"

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"Il lockdown non ha degli effetti terapeutici così definitivi, le cose ricominciano esattamente come prima, tant'è vero che siamo al quarto": Pietro Senaldi non è d'accordo con la decisione di chiudere tutta Italia per permettere un rallentamento della curva dei contagi da Covid-19. Ospite di Myrta Merlino a L'Aria che tira su La7, il direttore di Libero ha spiegato il suo punto di vista: "Mi sembra una medicina molto meno risolutiva del vaccino. Mi sembra, per altro, la solita medicina e gli italiani lo hanno capito". Un chiaro riferimento alla stanchezza dei cittadini dopo più di un anno di restrizioni a causa del virus.

 

 

 

"Ci sono molte difficoltà ultimamente a far rispettare le limitazioni che il lockdown impone - ha fatto notare il direttore -. Sono propenso a pensare che quando le persone faticano a seguire le indicazioni forse c'è qualcosa che non va". I sacrifici fatti dagli italiani fino a questo momento per arginare la pandemia, in effetti, sono stati tanti. Pare. però, che adesso non tutti siano disposti a rispettare rigorosamente le regole come accadde a marzo dell'anno scorso, quando ancora non si conosceva bene l'infezione e c'era molta più incertezza su cosa sarebbe successo. Lo dimostra il fatto che al primo segnale di allentamento delle misure, strade e piazze si riempiono di persone. 

 

 

 

Il direttore di Libero, poi, ha parlato anche dei decessi sospetti di alcuni cittadini vaccinati con AstraZeneca: "Penso e spero che queste morti non siano collegate ad AstraZeneca. Comunque, resta il fatto che il Covid ha una letalità superiore rispetto ad AstraZeneca". Sull'argomento è intervenuta anche la conduttrice, che ha illustrato alcuni numeri: "Trenta casi di trombosi su 10 milioni di dosi fatte equivalgono allo 0,0003 di percentuale. Quindi ogni caso preoccupante va capito e investigato, però non stiamo parlando di un disastro, è importante capire anche questo". 

 

 

 

 

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