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Vladimir Putin, la sua rete protettiva invincibile: Vittorio Feltri, perché lo zar può solo vincere

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Forse ha ragione l’ex petroliere Khodorkovsky che dice: in Russia solo una guerra persa può far cadere un dittatore. In effetti Putin gode di una rete protettiva invincibile costituita da uomini che hanno tutto l’interesse a tenere in piedi il regime autoritario. Quindi l’ipotesi più credibile è che lo Zar, nonostante l’andamento delle battaglie contro l’Ucraina, non certo brillantissimo, riuscirà prima o poi a piegare il Paese contro il quale si è scagliato in modo feroce. E questo è il problema dei problemi. Kiev è assediata e sta subendo una aggressione a cui è difficile resistere per tanto tempo. In varie città della Nazione martoriata sopravvivono a stento tra sofferenze atroci, lo si evince dalle immagini televisive che ci giungono in casa, attraverso la tv, le quali forniscono la documentazione incontestabile dei lutti subiti dal popolo più massacrato della terra attualmente.

 

 

Impossibile rimanere indifferenti alla carneficina in atto ed è anche difficile capire come mai gli ucraini insistano nel resistere agli attacchi sempre più violenti dei russi. Altrettanto stupefacente è il fatto che Zelensky invece che arrendersi alla follia omicida di Putin cerchi velleitaria mente di respingerne gli attacchi forsennati nell’illusione di ottenere risultati bellici tali da scoraggiare il Cremlino ad insistere nell’aggressione. L’atteggiamento dell’Ucraina è oggettivamente velleitario e destinato a fallire l’obiettivo, quello di un cessate il fuoco. Intanto divampano le battaglie in ogni quartiere urbano,le vittimeaumentano quotidianamente, e le speranze che si plachino le sparatorie diminuiscono.

 

 

Ma la cosa che più stupisce è che il presidente ucraino non cessa di invocare aiuti al mondo occidentale, al quale chiede forniture di armi per continuare a combattere contro le truppe di Mosca, nella convinzione errata di poterle sconfiggere. Egli non si rende conto della tragica realtà: più forniture di mezzi bellici riceverà, più a lungo durerà l’agonia diKiev,più cresceranno i cadaveri provocati dall’esercito nemico, e questo peserà sulla coscienza di Zelensky e sulla sua permanenza al vertice dello Stato. Per quanto riguarda le sanzioni inflitte dall’Occidente alla Russia, occorre far presente che esse graveranno su chi le ha emesse, cioè noi ignari in questo modo di punire la nostra già traballante economia.

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