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Vittorio Feltri, lo schiaffo a Zelensky: "Perché il mitra non va usato, basta spedire armi a Kiev"

 Vittorio Feltri

Vittorio Feltri
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Premesso che anche a me sta sul gozzo Putin, evidentemente nostalgico del comunismo che fu la sua culla, mi domando come mai mezzo mondo fornisca armi a tutto spiano all'Ucraina e poi si stupisca che Mosca si irriti, reagisca con rabbia alle sanzioni che le vengono inflitte e intenda rispondere agli alleati che imbottiscono di carrarmati Kiev e dintorni usando la stessa moneta, ossia considerandoli nemici al pari della brigata Zelensky.

 

 

 

Non sto dicendo che il tiranno russo in questa guerra stia dalla parte della ragione, lo sa chiunque, perfino io, che egli ha torto marcio. Prima di premere i grilletti Vladimir avrebbe dovuto intavolare una trattativa con gli attuali avversari bellici. Questo è ovvio. Non lo ha fatto e ha cominciato a sparare di qua e di là senza andare per il sottile, compiendo stragi di umani, perfino di bambini, il che ripugna. Mi domando tuttavia per quale fondato motivo gli americani si impiccino di questo scontro violento che avviene in un continente lontano migliaia di chilometri dagli Stati Uniti.

 

 

 

Mi chiedo altresì perché la nostra Europa si accanisca contro i russi fornendo cannoni e roba simile ai loro avversari. Si parla di solidarietà nei confronti di un popolo aggredito che per non soccombere si batte con eroismo. Non c'è dubbio, un paese che viene proditoriamente assalito da una nazione confinante merita aiuti affinché possa ripararsi. Ma il soccorso lecito deve essere di tipo difensivo, altro che armamenti sofisticati e distruttivi, altrimenti anziché perseguire la pace si incrementa la battaglia. Appare evidente che gli Usa e pure gran parte degli Stati europei hanno il sangue avvelenato con Putin, e vogliono approfittare dello scontro in atto in Ucraina per combattere il Padrone del Cremlino, il quale avrà tutti i difetti possibili e immaginabili ma ce l'ha a morte con Zelensky e non con il resto dell'umanità. È naturale che, qualora noi occidentali insistessimo nel fornire armamenti a Kiev, il despota ci riterrà complici dei suoi antagonisti. Per ottenere la pace serve la diplomazia che usi la lingua e non il mitra, il resto purtroppo è spettacolo televisivo della peggior specie, filmati ributtanti che vanno in onda con la musica, come si trattasse di un film girato a Hollywood.

 

 

 

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