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Vittorio Feltri al Papa: "La castità prima delle nozze? Preziosa, ma improbabile"

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Vittorio Feltri
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Io non posso parlare male del Papa e neppure criticare ciò che quotidianamente dice. Rispetto il capo della Chiesa romana anche se non sono credente, perché la mia educazione e la mia cultura sono di radice cristiana. Sono nato a Bergamo dove ci sono più preti che paracarri, ogni cento metri si erge una chiesa con relativo campanile. Insomma, sono cresciuto all'oratorio, dove peraltro mi trovai bene.

 

A scuola ci hanno imbottito la testa di cattolicesimo, da Foscolo a Dante, fino a Manzoni. Pertanto mi è difficile andare contro il Pontefice. Però c'è un limite a tutto e stavolta vuoto il sacco, senza infingimenti e ipocrisie. Francesco un paio di giorni fa ha dichiarato che la castità prima delle nozze è preziosa. Vero, però è altrettanto vero che è improbabile. Due fidanzati di 25-30 anni difficilmente stanno insieme fino al matrimonio, mi sa che a una certa età ma anche dopo, siamo sinceri, il sesso sia come l'appetito. Viene spontaneo soddisfarlo. Uomo e donna sono fatti per congiungersi, sono fatalmente animati da un desiderio potente a cui pochi eroi resistono. Tra l'altro, gli anticoncezionali hanno reso meno rischioso l'amplesso, che difatti si consuma ormai disinvoltamente. Anche in passato, ai miei tempi, quando l'amore automobilistico non era stato ucciso dai collant, la castità andava presto a farsi benedire. Si andava in camporella e si dava sfogo alla nostra vitalità. Questa non è una mia opinione ma un dato di fatto.

 

 


Ora il Papa afferma che è bene evitare rapporti preconiugali e non si capisce perché. Che male c'è a fare una scopata? Certo occorre attenzione, però non si può sopravvalutare il sesso al punto da considerarlo un peccato. Semmai può diventare noioso, visto che implica una certa fatica, il piacere non è durevole e la posizione scomoda se non ridicola. Per una persona invecchiata, poi, l'organizzazione di un coito (ergo sum) è talmente complicata da richiedere uno sforzo insostenibile. Lasciamo che siano i giovani a sfogare i loro naturali istinti insopprimibili. E suggeriamo al Papa di non fare, raccomandando la castità, uno spot imbarazzante alla masturbazione. Non abbandonarti all'amore con la tua ragazza, ma arrangiati da solo: non mi sembra un pio consiglio. Tra l'altro, vorrei aggiungere un particolare. Mi risulta che circa il 65 per cento degli italiani sia sposato, quindi autorizzato dal Pontefice a unirsi carnalmente con moglie o marito, ma il restante 35 per cento non penso accetti di buon grado la castità.

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