Rifiuti: maxi discarica Interporto Sud Europa, sigilli e denunce (2)
(Adnkronos) - Oltre ai rifiuti, erano presenti due container in disuso impiegati come deposito, una struttura prefabbricata utilizzata come baracca di cantiere e due autoveicoli abbandonati ancora muniti di targa. Insomma, una vera e propria discarica utilizzata, molto probabilmente, per deposito materiali di risulta dei cantieri all'interno dell'Interporto. Accumulare illegalmente, su aree spesso abbandonate o prive di adeguata vigilanza, rifiuti di ogni genere e specie, oltre a materiali di risulta, è una pratica spesso utilizzata da imprese edili della zona al fine di abbattere i costi di smaltimento dei rifiuti con ripercussioni negative sull'ambiente e sulla salute dei cittadini. Ritrovati, inoltre, cumuli di tubazione in plastica privi dei cavi di rame in essi originariamente contenuti, prova del fatto che la tematica dell'abbandono incontrollato si sovrappone a quella dei "furti di rame", altra forma illecita fortemente diffusa sul territorio delle province di Napoli e di Caserta. Le attività investigative del Corpo forestale hanno dimostrato che l'estrazione del rame avviene mediante l'incendio dei cavi elettrici che lo avvolgono, generando, in pratica, un rogo tossico. A tal proposito si evidenzia che nelle Prefetture di Napoli e di Caserta è stato istituito un Gruppo Provinciale Interforze, del quale fanno parte anche funzionari del Corpo forestale dello Stato, per prevenire e contrastare anche questo gravissimo fenomeno illecito. La sinergia tra i due Comandi Provinciali di Caserta e di Napoli, la collaborazione del Centro Operativo Aereo di Roma, attraverso la condivisione del flusso delle informazioni e l'utilizzo di strumentazione tecnica installata sull'elicottero forestale, hanno permesso il buon esito dell'operazione.