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Sanita': meno accessi pronto soccorso se orario medici famiglia piu' lungo

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Roma, 21 lug. (Adnkronos Salute) - Gli accessi al pronto soccorso potenzialmente inappropriati si possono ridurre tra il 7 e il 20% gestendo bene i bisogni di salute dei cittadini sul territorio. Ad esempio, con gruppi di medici di medicina generale che assicurino un'apertura coordinata degli studi di almeno di 10-12 ore al giorno. E' il risultato dello studio condotto dai ricercatori del Dipartimento di Scienze Economiche dell'Università di Bologna, Matteo Lippi Bruni, Irene Mammi e Cristina Ugolini, presentati in occasione del quarto workshop di Econometria in sanità che si chiuso all'Università di Padova. Il lavoro prende le mosse dall'idea, già esplorata in letteratura e spesso richiamata nel dibattito tra addetti ai lavori, che un uso eccessivo e spesso improprio dei pronto soccorso caratterizzi diffusamente i sistemi sanitari a prescindere dal loro specifico assetto istituzionale e organizzativo, producendo un forte congestionamento delle strutture ed un potenziale danno alla qualità delle cure. Secondo la ricerca i motivi che possono spingere gli assistiti ad ignorare il medico curante e a rivolgersi autonomamente ad una struttura ospedaliera sembrano essere la percezione di un bisogno che necessita di una risposta non prorogabile, una maggiore fiducia nella possibilità che l'ospedale risponda con efficacia e prontezza, la convinzione che le cure primarie si caratterizzino per la limitatezza degli orari di apertura dei suoi ambulatori. I ricercatori bolognesi hanno deciso di indagare quest'ultimo aspetto, riferendosi al contesto emiliano-romagnolo per l'anno 2009. (segue)

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