Carceri: Garante Lazio, recluso a Tirana si laurea via skype a Tor Vergata (2)
(Adnkronos) - Il Garante si è recato nelle ultime ore, in Albania quale componente esterno della commissione di laurea ed ha assistito il detenuto che ha discusso la propria tesi in collegamento via internet con il resto della commissione, riunita a Tor Vergata: titolo del lavoro, Michelstaedter, una Magnetar, relatore il prof. Fabio Pierangeli, incentrato sull'analisi dell'opera di Carlo Michelstaedter, scrittore, filosofo e letterato italiano. La commissione ha premiato il lavoro con il massimo dei voti: 110 con lode. Il progetto Teledidattica è stato indicato quale buona pratica dal Ministero della Giustizia, che ha previsto che i reclusi di alta sicurezza, in tutta Italia, possano essere trasferiti a Rebibbia N.C. se decidono di iscriversi all'Università. Attualmente a Rebibbia gli studenti-detenuti iscritti alle facoltà che aderiscono al progetto "Teleuniversità" (Economia, Giurisprudenza e Lettere e Filosofia) sono circa 40. I detenuti hanno la possibilità di seguire i corsi a distanza: le lezioni vengono registrate e riversate su una rete dedicata. Gli esami sono invece svolti in presenza, grazie ai docenti che si recano direttamente in carcere. "La laurea - ha detto il Garante dei detenuti Angiolo Marroni - è certamente un grande traguardo. In carcere lo studio è strumento di riscatto sociale; un'occasione per dimostrare che è possibile reinserirsi socialmente nel rispetto delle leggi e della Costituzione. E' per questo che abbiamo investito molto sui percorsi di istruzione all'interno delle carceri, non solo su quelli Universitari, ma anche quelli di alfabetizzazione primaria e di formazione professionale. Sono nel campo della formazione universitaria, come Ufficio del Garante abbiamo creato una rete che coinvolge la Conferenza dei Rettori delle Università del Lazio, Laziodisu, Provveditorato Regionale dell'Amministrazione Penitenziaria, le carceri, il DAP, la Regione e le Università Roma Tre, Tor Vergata, Cassino, La Tuscia e La Sapienza. Grazie a questo modello, oggi sono 113 i detenuti che, nel Lazio, frequentano l'Università. Nel 2005, i detenuti universitari erano solo 17".