Immigrati: Zaia, il Veneto dice no a organizzazione indecente
Venezia, 23 lug. (Adnkronos) - "Mi spiace per la Presidente Boldrini, ma l'Italia non è così facilmente divisibile tra chi ha capito tutto e chi è razzista. Io non lo sono, ma considero immorale far credere a mezza Africa che è sufficiente arrivare a Lampedusa per risolvere i problemi della guerra e di una vita di stenti. Se migliaia e migliaia di persone scappano dalla fame bisogna creare le condizioni per portare pace e cibo a casa loro, non farli venire a morir di fame qui". Lo dichiara il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia in relazione alle ultime notizie sull'organizzazione e la gestione del trasferimento sui territori veneti dei migranti dell'operazione Mare Nostrum. "Si sta attuando una sorta di non programmazione - incalza Zaia - con inquietanti aspetti di improvvisazione che mi spinge a chiedermi di quale risposta si tratti persino per la dignità (perché non è il caso di parlare di futuro) di gente disperata. Si apprende ufficialmente dalle Autorità Statali che, in Veneto, di circa 2000 profughi sinora arrivati circa la metà è scomparsa nel nulla senza essere identificata; che altri 200 sono in arrivo, e chissà quanti altri ancora in futuro, e che le strutture pomposamente chiamate Hub che dovrebbero accogliere le persone sono 3 caserme dismesse e inagibili a Ceggia, Meolo e Codognè, al cui esterno dovrebbero nascere praticamente 3 tendopoli, e una ex scuola a Trivignano. Ma le tende non si sa chi le mette, i pasti non si sa chi e con quali cucine da campo li deve preparare, i letti, almeno quelli, dovrebbero arrivare dall'esercito. Roba da repubblica delle banane!".(segue)