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Concordia: Greenpeace, ora stop a 'inchini' e rivitalizzare santuario cetacei

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Roma, 27 lug. (Adnkronos) - "Si conclude la vicenda che è costata la vita a 33 persone e ha inflitto una ferita all'ambiente del Giglio e dell'Arcipelago Toscano e all'immagine del nostro Paese. I nostri monitoraggi non hanno fatto emergere alcun sversamento di idrocarburi o sostanze inquinanti. Adesso però dobbiamo rivitalizzare il Santuario dei cetacei, rendere efficace il 'Decreto anti-inchini' e inaugurare una nuova stagione dello smantellamento delle navi europee nel vecchio continente". E' quanto sottolinea Greenpeace sul proprio sito. "Ogni giorno, insieme a Legambiente, abbiamo raccontato cosa accadeva nel tragitto, monitorando il convoglio a bordo della Maria Teresa, l'imbarcazione della Fondazione Exodus di Don Mazzi. Ora -continua Greenpeace- vogliamo augurarci che il buon esito della rimozione del relitto possa essere un trampolino per rivitalizzare il Santuario dei cetacei. Politiche di gestione attente e tutela del mare, avrebbero potuto prevenire questa tragedia. Dopo il naufragio, con fin troppe resistenze, è stato varato un "Decreto anti-inchini" che è stato però già annacquato dalle pressioni delle lobby dei trasporti marittimi. Ci sono infatti i "passaggi ravvicinati" davanti a Venezia, Capri e Portofino, con la speranza che non si ripresenti l'ennesima emergenza annunciata". (segue)

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