Coppia acido: Levato, non rifarei quello che ho fatto
Milano, 15 dic. (AdnKronos) - "Rispetto Alex perchè è il padre del mio bambino, ma non rifarei quello che ho fatto". È quanto sostiene Martina Levato, imputata con il fidanzato Alexander Boettcher nel processo che li vede accusati di aver sfregiato con dell'acido alcuni suoi ex fidanzati. Nel corso dell'interrogatorio, la Levato ha più volte tentato di scagionare Boettcher, accusando il complice Andrea Magnani e se stessa degli atti violenti. Per quanto riguarda l'aggressione al fotografo Giuliano Carparelli, Martina Levato ha detto di essere stata lei a gettargli addosso l'acido con la complicità di Magnani. "Non ho mai visto Boettcher gettare acido contro i miei ex fidanzati", è la versione di Martina che accusa invece Magnani di aver aggredito Pietro Barbini. Quanto a Stefano Savi la Levato esclude ogni coinvolgimento suo e di Alex. "Quella sera - ha detto - ero a casa e non mi ricordo se ci fosse anche Alex ma lui, solitamente, nei week end andava a casa dalla moglie". Una Martina Levato apparentemente tranquilla quella che oggi si è sottoposta alle domande del Pm e delle parti civili, e che ha fornito numerosi particolari anche sulla sua vita privata. Ha ricordato il giorno del suo compleanno passato in un ristorante con Alex in riva al mare e poi a ballare, dei suoi rapporti con la madre che si erano incrinati dopo averle espresso il suo desiderio di maternità, delle serate passate al 'Divina', nota discoteca milanese frequentata sia da Magnani che da Carparelli, fino alla decisione di mettere in pratica quel progetto diabolico per punire i suoi vecchi fidanzati. Tutto, ha spiegato "per dimostrare a me stessa e ad Alex che ero in grado di riconquistare la mia dignità e per risolvere la crisi di coppia che nel frattempo si era creata tra noi". Dopo circa cinque ore, l'udienza è stata quindi aggiornata al prossimo 15 gennaio quando saranno sentiti tutti i testi di parte civile e, se il tempo lo consentirà, anche Alexander Boettcher.