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Perugia: badante uccisa e messa in scatolone, da interrogatorio marito si attende verita'

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Perugia, 4 ago. - (Adnkronos) - Verra' interrogato nei prossimi giorni Giovanni Miceli, il 67enne arrestato venerdi' a Roma per l'omicidio della moglie Olga Dunina, ritrovata cadavere in uno scatolone lungo una strada il 18 giugno scorso. L'uomo e' stato rintracciato in un appartamento di piazza Navona in cui era ospite di amici, ignari dell'accaduto. Quando i carabinieri del nucleo investigativo di Perugia, guidati dal maggiore Giovanni Rizzo, sono arrivati nell'appartamento in questione, lo hanno chiamato per nome e lui, senza opporre alcuna resistenza, gli ha detto: "So chi siete, per cortesia non dite nulla ai miei amici che non sanno niente". Alla casa in cui si nascondeva, i militari del comando provinciale di Perugia, diretti dal colonnello Angelo Cuneo, sono risaliti grazie al monitoraggio del postamat di Miceli. La segnalazione e' arrivata venerdi' mattina alle 9.45 ai carabinieri: la tessera di Miceli era stata usata in un Postamat di Prima Valle. Anche grazie alle riprese delle telecamere di sicurezza, i carabinieri hanno isolato i frame in cui era stato usato individuando due donne. Una delle due e' risultata essere completamente estranea, l'altra invece, trovata grazie a persone che nel quartiere hanno detto di conoscerla, era la figlia di una donna che lavora come badante in casa degli amici di Miceli. E' stata lei a raccontare ai carabinieri di come quel 'Gianni' ospite dei suoi datori di lavoro le aveva chiesto di fare un prelievo con il suo postamat. E' stata sempre lei ad indicare ai militari l'esatta ubicazione dell'appartamento. Stando a quanto riferito dagli inquirenti, Miceli, aiutava questi amici facendo dei piccoli lavoretti in casa, ma non gli avrebbe rivelato il motivo vero della sua fuga. (segue)

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