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Cosenza: rettore santuario di Paola, siamo stati vittime di una truffa

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Paola, 5 ago. (Adnkronos) - "Dai riscontri finora effettuati non risulta che alcun religioso di questa comunita' abbia mai fatto operazioni in borsa ne' tantomeno ha autorizzato terzi, anche indirettamente, al loro compimento". Lo afferma in una nota padre Rocco Benvenuto, rettore del Santuario di Paola, sulla vicenda dell'ammanco di circa due milioni di euro scoperto sui conti del santuario sottolineando che "il santuario di Paola, cuore spirituale della Calabria e' stato purtroppo oggetto di una truffa da parte di soggetti che hanno carpito la buona fede dell'economo pro tempore". "La comunita' del Santuario non ha mai scialacquato o sprecato le offerte dei fedeli - continua - prova ne sia, a puro titolo esemplificativo, la nuova basilica a Paola, realizzata in 20 mesi con le offerte e i lasciti devoluti nel tempo per devozione a San Francesco". "Mai nessun religioso - aggiunge - ha usato per proprio interesse somme di denaro destinate al santuario. La somma, che ora lentamente si stava mettendo da parte, era destinata al restauro e alla manutenzione dell'imponente complesso conventuale e alla celebrazione degli eventi centenari". Esprimendo "vivo apprezzamento" a forze dell'ordine e magistratura, Benvenuto chiede loro di "proseguire con la massima determinazione ed estrema celerita' sulla strada della giustizia al fine di pervenire all'accertamento della verita'". "Rassicuro - precisa - che nulla di intentato sara' lasciato perche' questa ferita sia prontamente rimarginata, iniziando dal recupero delle somme ingiustamente sottratte".

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