
Estate: Sardegna, ferragosto processioni per festa di Santa Maria e pranzo a base di 'porceddu' (2)

(Adnkronos) - E' chiamata anche Festha manna, la "Festa grande" e, secondo la tradizione, deriva da un voto fatto alla Madonna Assunta, che avrebbe salvato la citta' dalla peste.Le donne preparano dalla sera prima i 'culurgiones', i ravioli, al sugo, e una varieta' eccezionale di antipasti di terra e di mare che va dalla tradizionale salsiccia secca agli intingoli di mare a base di pesce marinato, cozze, arselle e bocconi. Agli uomini invece 'l'ingrato' compito dell'arrosto. S'incomincia a preparare il fuoco verso le 10,30 del mattino, con essenze mediterranee, corbezzolo e lentisco, e a mettere allo spiedo il maialetto, o meglio 'is porceddus', i maialetti. Devono essere messi allo spiedo interi, attraversati per l'intera lunghezza, pena una precaria stabilita' ed una cottura non ottimale. Si tratta di lattonzoli di 5 o 6 chili al massimo, che vanno cotti a fuoco lento, ma a temperatura costante, per almeno due ore e mezzo. E' spettacolare assistere a questo rito, riservato generalmente agli anziani che sovrintendono le operazioni manuali dei giovani. Si prodigano di consigli e fanno valere la loro anzianita' e dispensano gli immancabili bicchierini di vernaccia o vino bianco da aperitivo. I pochi ospiti ammessi fotografano il rito e sparano raffiche di domande sulla cottura del mitico 'porceddu'. (segue)
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