Scuola: crisi e rivoluzione digitale, vita difficile per venditori libri usati
Roma 7 ago. - (Adnkronos) - Banchi vuoti, venditori sfiduciati e con un generale senso di nostalgia verso i tempi che furono. E' questo il quadro che emerge dallo storico mercato di libri usati di Lungotevere Oberdan. Un po' per colpa della crisi, un po' perche' i testi scolastici vengono cambiati troppo velocemente, quest'anno gli affari per le 22 bancarelle presenti vanno a rilento:"Le cose vanno male, molto male - spiega Marcello del Banco 20 - ogni anno e' sempre peggio. Nel periodo di massima affluenza riuscivamo a vendere anche 30 libri al giorno, adesso e' gia' tanto se ne piazziamo piu' di 5-6. Sono oltre 30 anni che faccio questo lavoro e non mi era mai successo che le vendite fossero cosi' scarse". Eppure i prezzi sono vantaggiosi: si risparmia fino al 40% per i libri delle superiori e fino al 50% per i libri della scuole medie: "Per adesso gli sconti non bastano ad attirare i clienti - afferma Alice del Banco 22- speriamo che dopo Ferragosto vengano piu' persone altrimenti si fa dura". Al momento, infatti, mancano all'appello gli studenti romani: "Abbiamo avuto un buon afflusso di ragazzi provenienti dalla Provincia che magari si fanno qualche giorno di vacanza a Roma e con l'occasione si avvantaggiano nella ricerca dei testi scolastici - nota Alfonso che gestisce il Banco 7 da ben 35 anni- confidiamo che gli studenti romani si attivino tra fine agosto e settembre, dopo le vacanze estive". Se il presente non e' roseo, il futuro assume il colore del nero per i rivenditori di libri, spaventati dalla rivoluzione digitale: "L'avvento degli ebook e dei pdf ci rovineranno - afferma Massimo del banco 14 - noi saremmo tagliati fuori e le famiglie saranno costrette a comprare i testi direttamente dalle case editrici a prezzo pieno". "Gia' le case editrici ci complicano la vita con lo stesura di nuove edizioni ogni anno, l'arrivo degli ebook significherebbe l'estinzione del nostro lavoro", sentenzia amaro Marcello del banco 20.