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'Ndrangheta: Dia Torino, in Piemonte sottratti oltre 22 mln di euro a criminalita' organizzata

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Torino, 7 ago. (Adnkronos) - Immobili, conti correnti, polizze, buoni postali e autovetture, per un totale di oltre 7 milioni di euro: e' questo il bilancio emerso dalle operazioni, conclusesi stamane, di sequestro anticipato, disposto dal Tribunale Misure di Prevenzione di Torino su specifica proposta avanzata dal Direttore della Direzione Investigativa Antimafia, nei confronti di Salvatore De Masi detto Giorgio, ritenuto capo della 'locale' di Rivoli con la dote di 'padrino', legato alle famiglie Romeo - Pelle - Vottari di San Luca. Tratto in arresto nel giugno 2011, nell'ambito dell'operazione Minotauro, per associazione di stampo mafioso, e' attualmente agli arresti domiciliari e nei suoi confronti la Procura della Repubblica di Torino ha chiesto, nel processo in corso, la condanna a 20 anni di reclusione. Seguendo la teoria del 'doppio binario', i beni, gia' cautelati in sede penale, sono stati nuovamente sequestrati nell'ambito di prevenzione per la successiva confisca. Si tratta di oltre 20 immobili tra fabbricati e terreni situati nel torinese, depositi postali, conti correnti e autovetture, tutti intestati a I.De.Co. srl, Mongioia ss, De Masi Costruzioni srl,societa' di costruzioni riconducibili, in tutto o in parte, a De Masi stesso. Il quadro indiziario fornito dalla Direzione Investigativa Antimafia ha individuato un contesto di pericolosita' estremamente grave, tale da giustificare l'applicazione della misura di prevenzione patrimoniale nei confronti di De Masi, per il quale e' stata anche richiesta la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. Nel corso dei primi sei mesi dell'anno sono stati sottratti beni per ulteriori 15 milioni di euro ad affiliati alla 'ndrangheta in Piemonte,tra sequestri anticipati e confische: 10 milioni di euro circa a Giovanni Iaria, deceduto nel febbraio 2013, ritenuto esponente della 'locale' di Cuorgne' e tratto in arresto nel giugno 2011 per violazione dell'art. 416bis; 4,5 milioni di euro circa a Bruno Antonio Iaria, ritenuto capo della 'locale' di Cuorgne', tratto in arresto per associazione di stampo mafioso nel giugno 2011; 200mila euro a Cosimo Catalano, ritenuto affiliato alla 'locale' di Siderno, Torino, tratto in arresto nel giugno 2011 per associazione di stampo mafioso.

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