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Immigrati: Noury (Amnesty), accogliere i siriani in fuga dalla guerra

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Roma, 10 ago. (Adnkronos) - "Dopo che sei milioni di siriani sono stati costretti dalla guerra a lasciare le loro case, 4,5 milioni ancora intrappolati in Siria, 1,5 milioni rifugiati nei paesi confinanti, con il conflitto che si inasprisce, chi puo' cerca il riparo piu' sicuro e piu' lontano". E' quanto dice all'Adnkronos il portavoce di Amnesty Italia Riccardo Noury, sottolineando, alla luce della tragedia avvenuta oggi a Catania, con la morte di 6 migranti di un gruppo di 102, in gran parte siriani, che dobbiamo sperare che "il prodotto della tragedia siriana non crei tragedia in chi cerca riparo altrove". "Amnesty International questo l'aveva previsto - spiega Noury - e avevamo chiesto a tutti i paesi Unione Europea inclusa di darci da fare per garantire massima accoglienza, massima condivisione della responsabilita' e solidarieta'. Di fronte ad un conflitto senza precedenti nella recente storia come quello siriano dobbiamo essere pronti, solidali ed accoglienti". Ed a questo proposito, Noury ricorda come Amnesty abbia "denunciato nelle scorse settimane come la Grecia abbia respinto verso la Turchia persone che provenivano dalla Siria ed e' qualcosa che nessun altro paese della Ue deve fare". "Bisogna tener conto che in Siria c'e' un conflitto spaventoso, e quindi ascoltare le ragioni di chi fugge e poi tener conto che c'e' bisogno di protezione da una crisi che e' profonda", ha detto ancora Noury, facendo riferimento anche la situazione in Egitto, paese da dove proverrebbero alcuni dei migranti arrivati a Catania. "Fermo restando che l'Italia non ha un dovere di accogliere chiunque e ha il dovere di verificare chi entra nel suo territorio - conclude - questo deve essere fatto nel rispetto delle norme internazionali".

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