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Preso in giro perché gay, suicida a 14 anni Gaynet: "Subito la legge contro l'omofobia"

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Roma, 11 ago. (Adnkronos/Ign) - Un 14enne si è ucciso la notte scorsa a Roma gettandosi dal balcone di casa perché veniva deriso ed emarginato per la sua omosessualità. Una tragedia che solleva le reazioni delle associazioni. "E' l'ennesima vittima di quell'omofobia che in tanti negano e ci dice piu' di ogni altra cosa che il tema dell'omofobia e' un'emergenza, un'urgenza che non puo' piu' essere negata" dice all'Adnkronos Franco Grillini, presidente di Gaynet Italia. "Questa vicenda avviene nel mezzo del dibattito sulla legge contro l'omofobia - ricorda Grillini riferendosi al provvedimento, la cui approvazione e' saltata dal programma di agosto e rinviata a dopo la pausa estiva - Mi chiedo cosa ci vuole ancora per procedere con l'approvazione rapida di questa legge. Lancio un appello ai deputati cattolici: basta dire che c'e' la liberta' di opinione. Mi chiedo quante vittime sono ancora necessarie per superare le resistenze di chi non vuole una legge di questo tipo che non c'entra nulla con la liberta' di opinione". "Il maschilismo criminale e' alla base dell'omofobia e del femminicidio - ricorda - Ed e' urgente intervenire legislativamente contro l'omofobia". "Nessuno si illude - sottolinea il presidente di Gaynet Italia - che si risolva tutto con la legge, ma una legge e' importante perche' fa diventare senso comune il fatto che l'omofobia e' una cosa sbagliata e puo' uccidere". "Usare dileggio, usare un insulto puo' diventare un'istigazione al suicidio e una legge repressiva e' utile per fare diventare senso comune il fatto che l'omofobia e' negativa - prosegue - poi occorre anche la capacita' di un intervento sul piano culturale che modifichi il modo di pensare, come sul tema piu' generale del bullismo". "Come Gaynet abbiamo gia' fatto iniziative contro l'omofobia nello sport e non c'e' dubbio che chiederemo un incontro con la commissione di Vigilanza Rai - conclude Grillini - perche' vorremmo che le campagne del ministero delle Pari Opportunita' contro l'omofobia fossero ripetute in modo costante". "La notizia del quattordicenne che l'altra notte a Roma si e' tolto la vita perche' non sopportava piu' di essere deriso e marginalizzato per la sua omosessualita' ci fa sprofondare in un dolore terribile" commenta Flavio Romani, presidente di Arcigay, che chiede alla politica di "assumersi responsabilita'". "Quel gesto estremo - prosegue Romani - e' una sconfitta dal peso insopportabile, che ci riporta la fotografia di persone esasperate, sole, emarginate, alle quali nessuno parla e nessuno trasmette la possibilita' di un futuro migliore. Mentre i politici discutono di omofobia rassicurando i vescovi sul loro 'salvacondotto', la realta' con un tempismo tragico e maledetto ci sbatte in faccia il problema: e' ai ragazzi e alle ragazze come questo quattordicenne che bisogna pensare quando si dibatte dell'omofobia". "Cosi' come e' al corpo massacrato di Andrea, la transessuale trovata senza vita dieci giorni fa a Termini, che bisogna pensare quando si parla di transfobia - continua Romani - Perche' questa e' la realta'. Ed e' una realta' ancora molto lontana dal cambiamento e che e' un tunnel senza uscite per le persone che la vivono". "Il Parlamento italiano - afferma il presidente di Arcigay - si accapiglia sull'estensione della legge Mancino, che e' tutela minima e dovuta, riconosciuta da anni a molti gruppi e condizioni bersaglio di violenza e discriminazione, e non si interroga nemmeno su quanto questa legge sara' risolutiva dell'intero problema, ne' riesce a mettere in agenda provvedimenti in grado di produrre un cambiamento nei luoghi scolastici, in quelli sportivi, nelle famiglie, nella cultura". "Questa e' la vera anomalia italiana - prosegue - Non c'e' una promessa credibile di cambiamento che questo Paese riesca a fare alle persone lgbt e questo ci costa un prezzo altissimo, fatto di violenza, di marginalizzazione, di gesti estremi e di vite spezzate. Di tutto cio' la politica deve assumersi la responsabilita'. Alla famiglia del giovane romano - conclude il presidente di Arcigay - trasmettiamo la nostra vicinanza e il nostro abbraccio".

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