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Giornalismo, morto a 82 anni Nello Ajello

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Roma, 11 ago. (Adnkronos) - E' morto a Roma il giornalista e scrittore Nello Ajello, storica firma di "Repubblica" e dell'"Espresso". Ne da' notizia il sito del quotidiano, ricordando che Ajello avrebbe compiuto 83 anni il 20 novembre. Era da tempo malato di tumore, riferisce ancora l'articolo della "Repubblica", ma l'ha scoperto solo di recente perche' concentrato su un dolore piu' grande: la malattia della moglie Giulia, scomparsa lo scorso 25 luglio. "Apprendo con sincera commozione, nel segno di un'antica amicizia, la dolorosa notizia della scomparsa di Nello Ajello a breve distanza dalla morte della sua consorte Giulia" afferma il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. "Il ruolo cosi' fortemente ed efficacemente svolto da Ajello si e' collocato al confine tra giornalismo, cultura e politica. Le sue analisi critiche sulle politiche culturali, anche e in particolare del Pci, hanno lasciato il segno per la loro accuratezza e acutezza". "Rilevante e' stato il suo contributo alla qualificazione e alla crescita della casa editrice Laterza in un rapporto di stretta vicinanza con l'indimenticabile Vito. E non minore e' stato il suo apporto puntuale e brillante alla nascita e allo sviluppo del quotidiano 'La Repubblica'. In questo spirito -conclude Napolitano- partecipo affettuosamente al cordoglio dei figli e di tutto il mondo giornalistico ed editoriale". Anche il presidente della commissione Esteri della Camera, Fabrizio Cicchitto, ricorda il giornalista e scrittore scomparso. "Nell'apprendere con grande costernazione della morte di Nello Ajello, ne ricordiamo la grande intelligenza, la capacita' di analisi che del resto anni fa si e' riflessa nell'opera in due volumi dedicati alla cultura comunista intitolati 'Il lungo addio, Intellettuali e Pci dagli anni Cinquanta agli anni Novanta'. In Nello Ajello c'era il meglio di una cultura liberal radicale che ha costituito la parte migliore dell'esperienza dell"Espresso' in tutta la sua fase iniziale e del successivo decollo. Il giornalismo e la cultura italiana hanno certamente perso una personalita' di grande rilievo".

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