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Gay: Circolo Mario Mieli, suicidio inchioda tutti a proprie responsabilita'

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Roma, 11 ago. (Adnkronos) - "L'ennesimo tragico suicidio di un ragazzino di soli 14 anni che ha scelto di togliersi la vita perche' deriso e isolato in quanto gay ci riempie di rabbia e di dolore. Soprattutto ci inchioda tutti alle nostre responsabilita': associazioni, media, istituzioni, politica. I casi di cui veniamo a conoscenza sono solo la punta di un iceberg e ci sembra assurdo che ancora nel 2013 ci sia chi ritiene che continuare ad alimentare omofobia e transfobia possa considerarsi espressione di liberta' di opinione". Lo sottolinea il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli. Secondo Andrea Maccarrone, presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, "l'unica risposta vera che possiamo offrire per onorare la memoria di questo giovanissimo ragazzo e dei tanti che come lui soffrono nel silenzio e' lavorare perche' nessuna ragazza e nessun ragazzo omosessuali o trans debbano piu' sentirsi soli e sbagliati. Una legge vera contro l'omofobia e la transfobia e' un primo e urgente segnale che ci aspettiamo e va necessariamente accompagnata da politiche culturali ad ampio raggio". "Roma e' troppo spesso protagonista in negativo di questi episodi - ricorda Maccarrone - qualche giorno fa la giovane trans Andrea e' stata trovata uccisa alla stazione Termini, lo scorso inverno un ragazzo del liceo Cavour si e' tolto la vita, qualche mese fa un altro ragazzo ancora ha tentato il suicidio gettandosi dal secondo piano della sua stessa scuola. Ci sembra chiaro che anche le istituzioni locali debbano moltiplicare gli sforzi mettendo in campo un programma di interventi che tocchi i tanti punti di criticita' per prevenire il ripetersi di queste tragedie".

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