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Basilicata: la scaramanzia diventa turismo nel paese che non si puo' nominare/Adnkronos

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Matera, 11 ago. (Adnkronos) - Riuscire a trasformare la cattiva nomea di portare "jella" al solo pronunciare il nome in un'occasione turistica: e' quello che sta accadendo a Colobraro, piccolo paese della provincia di Matera perseguitato da decenni dalla brutta fama di portare male e per questo diventato il "paese innominabile" o "quel paese", altrimenti scattano corna e i consueti gesti plateali contro la malasorte. E cosi' a Colobraro sono stati cosi' bravi da utilizzare la scaramanzia come un volano per attirare attenzioni e ci stanno riuscendo tanto che quest'anno, per la terza edizione, il centro storico del piccolo Comune di 1500 anime sara' animato due volte alla settimana dallo spettacolo teatralizzato ed itinerante "Sogno di una notte... a quel paese". Appunto, la stessa comunita' ormai abituata gioca con questa credenza facendola diventare un modo per far arrivare turisti e in questo modo prendendosi anche un "risarcimento morale" per tanti decenni di imprecazioni. In realta' questa eredita' del passato e' piu' legata ad una leggenda urbana ed e' stata alimentata dalle malelingue degli altri paesi lucani. Si dice, infatti, che tutto nascerebbe da un aneddoto. Negli anni '40, nel salone della Provincia di Matera, un professionista di Colobraro avrebbe "profetizzato" la caduta di un lampadario. (segue)

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