Gay: Idem dedica 'La mia Lampedusa' a 14enne suicida
Roma, 11 ago. - "Quando dicono: 'In questi tempi di crisi abbiamo cose piu' importanti a cui pensare che ai diritti dei gay...', io voglio dedicare la prima parte di 'La mia Lampedusa', lettera indirizzata a Galimberti su D-Repubblica, al 14enne romano, suicida perche' gay". A dirlo su Twitter e' l'ex ministro delle Pari opportunita' e dello Sport, Josefa Idem. "Sono uno di quei migranti che il Papa e' andato a incontrare e ha cristianamente e umanamente difeso -prosegue la nota postata dall'ex ministro-. Non sono un africano. Il colore della mia pelle non e' nero. Sono un bianco, occidentale, europeo, italiano, romano. E' il colore della mia anima che per alcuni, Papa compreso, e' diverso: e' nero. Sono omosessuale. Ogni giorno mi avvicino al mio mare, e scorgo tra le onde il mio barcone rattoppato". "Il mio scafista -si legge nel messaggio di Josefa Idem- mi aggancia e mi chiede di camuffarmi, di rinunciare al colore della mia anima se voglio arrivare dall'altra parte delle onde, all'approdo sulla mia Lampedusa, la piccola isola terra di nessuno, un ponte verso quella che mi dicono chiamarsi la penisola e il continente dei diritti: dove l'esistenza dignitosa si staglia come una roccia immensa da scalare a mani e piedi nudi, dalla quale il vento dell'indifferenza e le onde del pregiudizio, dell'odio e dell'aridita' morale, mi scaraventano via violentemente, e sulla quale io, extracomunitario dell'anima, cerco con tutte le mie forze di attraccare...".