Immigrati: Cie Gradisca, in 3 sul tetto un altro ingoia lametta
Gorizia, 14 ago. (Adnkronos) - Restano gravi ma stazionarie le condizioni del marocchino di poco piu' di 30 anni che ieri, durante un tentativo di fuga, e' salito sul tetto del Cie di Gradisca d'Isonzo (Gorizia) e si e' lanciato da un'altezza di circa 6 metri, sbattendo violentemente contro la recinzione. Lo conferma all'Adnkronos la Questura di Gorizia. Il nordafricano si trova all'ospedale di Cattinara a Trieste. In queste ore, altri tre extracomunitari sono saliti sul tetto, ma sono stati convinti a scendere dalla mediazione delle forze dell'ordine. Inoltre, continua quella che la Questura di Gorizia definisce "una tecnica vecchia di anni", appresa nelle carceri dalle quali proviene la maggior parte degli ospiti. E cioe' ingoiare una lametta da barba avvolta nel cellophane o dichiarare di averlo fatto. Un extracomunitario ha asserito oggi di aver messo in atto questa forma di protesta ed e' stato portato in ospedale. Secondo la Questura, questo tipo di autolesionismo, vero o presunto, e' messo in atto da centinaia di irregolari, i quali condotti in ospedale rifiutano di essere sottoposti a radiografie, a lavande gastriche e a qualsiasi altro intervento. La Questura ritiene che presunti ingoiamenti di lamette o quant'altro, siano un escamotage per essere condotti in ospedale da dove sperano possa essere piu' facile fuggire.