Sanita': Iss su Seu in Puglia, epidemia sotto controllo e cause al vaglio
Roma, 21 ago. (Adnkronos Salute) - "Ad oggi sono 16 i casi di Sindrome emolitico uremica (Seu) diagnosticati in Puglia". Di questi pazienti, "15 sono bambini, esposti molto probabilmente alla stessa contaminazione alimentare. Stiamo ancora indagando su quali possano essere le cause di questa epidemia. La Seu e' molto pericolosa e i bambini sono piu' esposti e corrono i maggiori rischi di insufficienza renale". A fare il punto della situazione per l'Adnkronos Salute e' Alfredo Caprioli, responsabile del Laboratorio di europeo di riferimento per l'Escherichia coli dell'Istituto superiore di sanita', che insieme al Osservatorio epidemiologico regionale pugliese sta esaminando i casi registrati in Puglia. "L'ultimo registrato e' stato lunedi' scorso - riferisce l'esperto - Se per una settimana non se ne avranno altri, l'epidemia potrebbe essere finita". "In 12 casi - precisa Caprioli - abbiamo la diagnosi eziologica di infezioni da E. coli con lo stesso sierotipo (O26), e vuol dire che tutti i batteri provengono da un unico ceppo. Va ricordato che se c'e' una diagnosi di Seu, nell'80% dei casi e' dovuta ad un'infezione da E. coli. Questi bambini hanno un'insufficienza renale e sono in dialisi: nella maggior parte dei casi guariscono, ma possono esserci anche complicazioni molto piu' gravi e fatali come accaduto in Germania qualche anno fa". "L'arma contro questo tipo di infezioni e' la precauzione: mai mangiare alimenti a rischio crudi - raccomanda l'esperto Iss - anche la frutta va sempre lavata e sbucciata. I coltelli con cui si tagliano meloni e cocomeri devono essere puliti come va pulito l'esterno del frutto: la lama del coltello, infatti, puo' portare una contaminazione se non pulita a dovere".