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Sicilia: D'Alia, applicare norme anticorruzione, stop ad alibi (2)

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(Adnkronos) - Per D'Alia quindi "non si puo' piu', oggi, nelle Regioni e negli altri enti locali, fare finta che le norme nazionali non esistano o non siano applicabili agli enti locali, i quali non possono essere o diventare un porto franco dell'illegalita' o della corruzione", cosi' come "nemmeno si puo' pensare, o addirittura affermare, come pure e' successo, che la richiesta di applicazione immediata di queste norme nazionali, cogenti anche per gli enti locali, sia una mortificazione dell'autonomia locale: si tratta di una motivazione incoerente e strumentale". "Se gli enti locali ritengono di potere e dovere fare piu' di quanto e' stabilito nella legislazione nazionale, lo faranno nel rispetto delle regole costituzionali sul riparto di competenze e delle rispettive procedure di legislazione locale; ma la dichiarata volonta' di 'andare oltre le norme nazionali' non puo' essere un comodo alibi o un pretesto per non applicare le norme cogenti dello Stato, soprattutto in materie tanto delicate e rilevanti, per la tutela della legalita' e dell'economia pubblica", aggiunge il ministro. "La legislazione anticorruzione che ho indicato deve essere immediatamente ed efficacemente applicata, senza ritardi, senza deroghe e senza scuse conclude D'Alia -. Anche la Regione Sicilia e' tenuta, pertanto, a dare piena e pronta attuazione a tutti gli obblighi che quella legge prevede ed ad uniformarsi al sistema di prevenzione della corruzione".

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