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Camorra: Carmine Schiavone, pentito di essermi pentito

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Roma, 23 ago. (Adnkronos) - "Se potessi tornare indietro non mi pentirei. Sono pentito di essermi pentito e non lo farei piu' perche' le istituzioni ci hanno abbandonato. Hanno cercato di ammazzarmi, quando non sono riusciti ad ammazzarmi materialmente, hanno cercato di distruggermi economicamente, moralmente". Lo ha detto Carmine Schiavone, ex boss di camorra del clan dei Casalesi, intervistato in esclusiva da SkyTg24. Collaboratore di giustizia per 20 anni, dal 1993, a luglio ha terminato il suo programma di protezione. "Ci sono piu' 500 e rotti omicidi fatti", ha detto Schiavone ricordando che "era uno dei capi della cupola" ma "mi sono pentito davvero perche' altrimenti quelle carte li' non le avrei mai scritte. Il mio guaio - ha aggiunto - Schiavone - e' stato proprio quello di essermi pentito veramente perche' in Italia non c'era una giustizia, una legge, un politico che sappia capire questo". "La mafia non sara' mai distrutta perche' ci sono troppo interessi, sia a livello economico sia a livello elettorale - ha concluso - L'organizzazione mafiosa non morira' mai".

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